Buoni mensa e ASL pugliesi, FdI all’attacco: "Il centrosinistra parli meno di diritti e li riconosca ai dipendenti regionali"


FdI denuncia: “Gravi disparità tra le ASL pugliesi. Prima di parlare di referendum, il centrosinistra rispetti i lavoratori”

È un affondo diretto quello di Fratelli d’Italia nei confronti del governo regionale pugliese sul tema dei buoni mensa ai dipendenti delle ASL. In vista del referendum dell’8 e 9 giugno, il partito all’opposizione in Consiglio regionale accusa il centrosinistra di “ipocrisia politica”, chiedendo coerenza tra proclami sui diritti e la reale gestione dei lavoratori pubblici in Puglia.

“Quando si parla di diritti dei lavoratori, per il governo Emiliano la coperta è sempre corta – denunciano gli esponenti di FdI – e paradossalmente, secondo l’assessore al Bilancio Fabiano Amati, dovrebbe essere proprio l’opposizione a trovare le risorse per garantire un diritto sancito dal contratto nazionale.”

Una mappa a macchia di leopardo

Attualmente, spiegano da Fratelli d’Italia, solo i dipendenti della ASL di Bari godono del buono mensa, a seguito di un contenzioso. Un diritto che sarebbe in via di riconoscimento anche nella ASL di Foggia, grazie – sottolineano polemicamente – a un accordo ottenuto con l’assessore regionale alla Sanità originario proprio di quella provincia, Raffaele Piemontese.

Più complessa e frammentata la situazione nel resto del territorio:

  • ASL Brindisi: buoni erogati solo ai dipendenti dell’Ospedale Perrino, esclusi 2/3 degli altri lavoratori

  • ASL BAT, Lecce e Taranto: nessun buono erogato

  • Singoli ricorsi attraverso i sindacati hanno creato situazioni disomogenee anche all’interno degli stessi uffici

“L’ennesima vergogna del centrosinistra regionale”

FdI punta il dito contro quello che definisce “un caos normativo e amministrativo sedimentato in vent’anni di malgoverno”. Il partito accusa Emiliano e i suoi assessori di aver lasciato incancrenire la questione, generando disparità territoriali gravi e un trattamento inaccettabile tra lavoratori dello stesso ente pubblico.

“È o non è una vergogna che chi oggi si riempie la bocca di parole come equità e diritti abbia lasciato che in Puglia esistano dipendenti di serie A e dipendenti di serie B?”

Un’apertura e una promessa

Nonostante le accuse, FdI riconosce che la propria audizione in Consiglio ha smosso qualcosa. L’assessore Amati si sarebbe impegnato a tornare in aula entro 15-20 giorni con una proposta risolutiva.

“È la prova che il nostro intervento è servito – sottolineano i consiglieri di FdI –. Il centrosinistra ora ha il dovere di sanare un’ingiustizia: non si tratta di regalare nulla, ma di riconoscere ciò che ai lavoratori spetta per diritto contrattuale.”

Appello finale: “Il centrosinistra rispetti prima chi lavora per la Regione”

In conclusione, FdI lancia un messaggio chiaro agli elettori:

“Prima di invitare i pugliesi a votare, Emiliano e i suoi diano l’esempio. Comincino col rispettare i diritti dei propri dipendenti. Solo così avranno credibilità quando parlano di dignità del lavoro.”