Carapelle, auto in fiamme nella notte: distrutta la vettura del presidente Avis Massimo Samele
CARAPELLE – Ancora un’auto bruciata nella notte, ancora paura e indignazione nel piccolo centro dei Cinque Reali Siti. Questa volta a farne le spese è stata l’autovettura di Massimo Samele, presidente dell’Avis di Carapelle e padre del centravanti dell’Alcione Milano, squadra militante in Serie C. L’incendio, avvenuto nella notte tra il 2 e il 3 giugno, ha completamente distrutto il mezzo.
L’episodio arriva a pochi giorni da un altro atto vandalico simile, avvenuto lo scorso 30 maggio, quando due auto erano state incendiate nel paese. Il gesto ha riacceso l’allarme su una situazione che molti definiscono ormai “fuori controllo”.
Colpito e amareggiato il figlio di Samele, che ha rilanciato il post del padre commentando con parole cariche di frustrazione:
“Veniteci ancora a dire di amare il nostro paese o dateci un mezzo motivo per credere ancora che ci sia del bene in questo paese. Si fa a gara a chi è più spavaldo o mafioncello, si fa la gara a chi brucia o ruba più auto, siamo la barzelletta d’Italia e poi ci lamentiamo se ci deridono.”
Parole dure, che riflettono il sentimento diffuso tra molti residenti di Carapelle, stanchi di una lunga scia di episodi vandalici mai del tutto risolti e di un senso crescente di insicurezza.
Sull’episodio indagano i Carabinieri della compagnia locale, che stanno raccogliendo testimonianze e visionando eventuali immagini di videosorveglianza nella zona per risalire agli autori del gesto.
Nel frattempo, l’intera comunità si stringe attorno alla famiglia Samele, simbolo di impegno civico e sportivo, mentre torna prepotentemente la richiesta di maggiore sicurezza e controllo del territorio.
L’episodio arriva a pochi giorni da un altro atto vandalico simile, avvenuto lo scorso 30 maggio, quando due auto erano state incendiate nel paese. Il gesto ha riacceso l’allarme su una situazione che molti definiscono ormai “fuori controllo”.
Colpito e amareggiato il figlio di Samele, che ha rilanciato il post del padre commentando con parole cariche di frustrazione:
“Veniteci ancora a dire di amare il nostro paese o dateci un mezzo motivo per credere ancora che ci sia del bene in questo paese. Si fa a gara a chi è più spavaldo o mafioncello, si fa la gara a chi brucia o ruba più auto, siamo la barzelletta d’Italia e poi ci lamentiamo se ci deridono.”
Parole dure, che riflettono il sentimento diffuso tra molti residenti di Carapelle, stanchi di una lunga scia di episodi vandalici mai del tutto risolti e di un senso crescente di insicurezza.
Sull’episodio indagano i Carabinieri della compagnia locale, che stanno raccogliendo testimonianze e visionando eventuali immagini di videosorveglianza nella zona per risalire agli autori del gesto.
Nel frattempo, l’intera comunità si stringe attorno alla famiglia Samele, simbolo di impegno civico e sportivo, mentre torna prepotentemente la richiesta di maggiore sicurezza e controllo del territorio.