Castellaneta, magia di luce e storia: il 21 giugno l’evento “Aspettando il Solstizio” nella Chiesa dell’Assunta
CASTELLANETA - Nel giorno più lungo dell’anno, la Chiesa dell’Assunta di Castellaneta si prepara ad accogliere uno spettacolo unico e carico di significato: il fenomeno della luce solstiziale, un evento che si ripete con precisione millenaria e che sabato 21 giugno, a partire dalle ore 18:00, sarà al centro dell’iniziativa “Aspettando il Solstizio”, promossa dall’Associazione Culturale Amici delle Gravine di Castellaneta.
Come da tradizione, i raggi del sole penetreranno dal rosone della facciata romanica e, dopo un lento percorso, si allineeranno perfettamente al centro dell’abside, illuminando simbolicamente “la luce di Dio sugli uomini”. Un evento carico di misticismo e storia, legato – secondo la leggenda – all’origine stessa della chiesa, eretta da un capitano di mare come ex voto alla Madonna dell’Assunta per essere scampato a una tempesta, guidato da una luce miracolosa.
Tra astronomia, arte e fede: un viaggio multisensoriale
L’evento, che fonde scienza, spiritualità e arte, vedrà la partecipazione dell’artista Vito Addabbo, della prof.ssa Maria Carla Cassone e del chitarrista Donato Sasso, in un suggestivo intreccio tra musica, parole e immagini. Si esploreranno gli allineamenti spaziali della chiesa e le geometrie segrete della sua struttura, svelando una possibile connessione con il numero aureo, la successione di Fibonacci e l’Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci.
Non si tratterà solo di una dimostrazione astronomica, ma di un viaggio culturale e simbolico, che riporta alla luce l’ingegno dei protomagistri medievali: uomini capaci di “intercettare e addomesticare la luce” per dar forma a edifici che fossero insieme rifugi, altari e strumenti di connessione con il divino.
Una chiesa costruita per la luce
Posta sul ciglio della Gravina Grande, la Chiesa dell’Assunta (o Santa Maria della Luce) custodisce da oltre 800 anni misteri architettonici ancora oggi oggetto di studio. Secondo i promotori, la struttura stessa sarebbe stata progettata in funzione del solstizio d’estate, dimostrando una conoscenza sorprendente dei moti celesti da parte dei suoi costruttori.
“Il rosone medievale cattura gli ultimi raggi di sole al tramonto e li proietta all'interno della navata, allo zenit dell'arco trionfale” – spiegano gli organizzatori.
Un invito alla meraviglia
L’incontro si concluderà con la divisione dei tempi di osservazione a cura del relatore Vito Addabbo, per consentire a tutti i presenti di vivere l’esperienza in maniera immersiva e personale. Un appuntamento imperdibile per chi ama la storia, l’arte sacra e l’astronomia.
L’ingresso è libero e aperto a tutti.