Convegno a Bari su intelligenza artificiale e competenze digitali in sanità: protagonisti i biologi


Trend emergenti e prospettive. Il ruolo dei biologi

BARI - Sabato 28 giugno 2025 si è svolto a Bari, presso la Sala Conferenze dell’Acquedotto Pugliese, l’evento formativo “Intelligenza artificiale e competenze digitali in sanità. Trend emergenti e prospettive. Il ruolo dei biologi”, promosso dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi (FNOB), in collaborazione con il CNBRD, il CNBL, l’Ordine dei Biologi della Puglia e Basilicata, e autorevoli partner istituzionali come il Dipartimento Promozione della Salute della Regione Puglia, l’Acquedotto Pugliese e Arpa Puglia.

L’incontro ha rappresentato un'importante occasione di confronto multidisciplinare per riflettere sul futuro del sistema sanitario e ambientale italiano, alla luce delle trasformazioni digitali in atto, con particolare attenzione all’introduzione dell’intelligenza artificiale (IA) e allo sviluppo delle competenze digitali dei professionisti sanitari, in primis i biologi.

Un nuovo paradigma per la Sanità italiana

Al centro del dibattito, l’impatto dell’IA sui processi decisionali, organizzativi e clinici, e la necessità di aggiornare il bagaglio di competenze degli operatori sanitari, soprattutto nelle regioni coinvolte nella sperimentazione nazionale – Puglia, Emilia Romagna e Marche – destinata a estendersi progressivamente in tutto il Paese.

Significativo il momento dedicato all’illustrazione del Protocollo d’Intesa siglato tra FNOB e Acquedotto Pugliese, che prevede una cooperazione scientifica e formativa su temi ambientali e idrici. L’accordo punta a promuovere attività di ricerca congiunta, la nascita di nuovi progetti condivisi e una formazione professionale mirata.

Dichiarazioni istituzionali

Nel suo intervento, il presidente FNOB, sen. Vincenzo D’Anna, ha sottolineato l’importanza della sinergia tra biologi e istituzioni pubbliche:

“L’Acquedotto Pugliese è un patrimonio da tutelare come l’intero ecosistema idrico. I biologi possono offrire competenze qualificate in materia ambientale. Per noi è motivo di orgoglio essere considerati interlocutori validi in questa sfida”.

A fare eco, Francesca Portincasa, direttrice generale dell’Acquedotto Pugliese:

“Questa alleanza rappresenta un passo verso una rete di competenze trasversali, indispensabile per affrontare le sfide ambientali e sanitarie contemporanee. L’IA è uno strumento che può valorizzare persone, conoscenze e innovazione”.

Competenze digitali: una necessità, non più un’opzione

Lucia Parchitelli, Vicepresidente Commissione Sanità della Regione Puglia, ha rimarcato la centralità della formazione:

“Il digital gap va colmato subito. L’intelligenza artificiale e strumenti come il Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 impongono un cambio di passo. Serve un approccio integrato, etico e umano per un sistema sanitario moderno, efficiente e accessibile”.

Il contributo dei Biologi: visione e innovazione

Daniela Arduini, Presidente dell’Ordine dei Biologi di Lazio e Abruzzo, ha illustrato una strategia articolata per la digitalizzazione della professione:

  • Osservatorio su IA e biologia computazionale

  • Programma “Biologi Digitali”

  • Accordi con università per master e corsi post-laurea

  • Hackathon dei Biologi 2026, primo evento nazionale su biologia, tecnologia e ambiente.

“Abbiamo il dovere di guidare i nostri iscritti nella transizione digitale, dotandoli di strumenti per integrare l’IA nella pratica professionale quotidiana.”

Elvira Tarsitano, Vicepresidente dell’Ordine dei Biologi di Puglia e Basilicata, ha evidenziato:

“L’intelligenza artificiale trasformerà il lavoro, ma dovrà sempre essere supervisionata da esperti. Come ha detto Bill Gates, tra le professioni più resilienti ci sarà la biologia, centrale nella lotta alle pandemie, alle malattie emergenti e alle sfide globali della salute”.

Sinergie e sostenibilità ambientale

Nicola Ungaro, direttore dell’UOC Ambienti Naturali e Centro Mare di Arpa Puglia, ha sottolineato:

“L’aggiornamento delle competenze digitali è un’opportunità preziosa per rafforzare il controllo e la prevenzione ambientale. L’adozione dell’IA migliorerà l’efficienza e l’efficacia delle nostre attività di monitoraggio”.

Un primo passo verso il futuro

Il convegno ha rappresentato l’avvio di un percorso che prevede nuovi eventi focalizzati su applicazioni concrete dell’intelligenza artificiale e delle competenze digitali nei contesti sanitario e ambientale. Un’occasione per consolidare il ruolo dei biologi come protagonisti dell’innovazione e garanti di un approccio scientifico ed etico all’uso delle tecnologie emergenti.

Il futuro della sanità passa anche dalla biologia digitale. E i professionisti del settore sono pronti ad affrontare la sfida.