Convegno internazionale su ‘Pace e diritti umani. Partendo da Aldo Moro’
BARI - Martedì 10 giugno, alle ore 17.30, nella Domus Libraria di Cacucci Editore (Bari, Via
Roberto da Bari n. 149, angolo Via Nicolai), si svolgerà il Convegno internazionale
"PACE E DIRITTI UMANI. PARTENDO DA ALDO MORO".
L’iniziativa è organizzata dall'Istituto internazionale sulla pace e i diritti umani dell'Università Lazarski di Varsavia in collaborazione con il C.E.D.I.C.L.O. (Centro interdipartimentale di ricerca “Studi di diritti e culture prelatine, latine ed orientali”) dell’Università di Bari Aldo Moro.
Dopo i saluti istituzionali del Presidente dell'A.N.V.U.R. (Agenzia Nazionale di Valutazione dell’Università e della Ricerca), Antonio Uricchio, e della Coordinatrice del C.E.D.I.C.L.O., Laura Tafaro, sono previsti gli interventi dei professori Mieczyslaw Rozanski (UWN – Olsztyn); Florian Lempa (Università Lazarski di Varsavia); Sebastiano Tafaro e Nicola Triggiani (Università di Bari); Mariusz Lazencki (Università Lazarskiego di Varsavia).
A introdurre e moderare i lavori, il prof. Michele Indellicato, autore del volume “L’umanesimo etico-giuridico nel pensiero di Aldo Moro”, edito nella Collana del Dipartimento Jonico di UniBa, di cui è condirettore il prof. Triggiani (Cacucci Editore).
Ripartire dal pensiero di Moro, dunque, in un momento in cui, dopo tre anni di guerra, continua il conflitto tra Russia e Ucraina (nel corso del quale più volte si è minacciato il ricorso all’uso di armi nucleari), si continua a morire nella striscia di Gaza e nel mondo ci sono almeno una cinquantina di altre guerre, per lo più dimenticate dagli organi di informazione e dall’opinione pubblica.
Come evidenzia il prof. Indellicato, Moro richiama un pacifismo forte, che abbia risvolti operativi nella quotidianità a partire dall’educazione in ambito familiare, per poi estendersi in ambito nazionale e internazionale. E insiste sulla necessità di far maturare nelle coscienze la necessità di collaborare responsabilmente per mettere in atto un’etica della pace, sorretta da uno spirito di solidarietà e di fraterna amicizia fra tutti i popoli, forti della consapevolezza della comune appartenenza all’unica famiglia umana. Per questo è importante che, sul piano internazionale, ossia dei rapporti tra gli Stati, si affermi il rispetto dell’identità di ciascun popolo con le sue caratteristiche storiche e culturali e che quindi siano promossi e tutelati i diritti umani, personali e sociali, economici e politici. Parole di straordinaria attualità.
L'ingresso è libero, fino ad esaurimento posti.
L’iniziativa è organizzata dall'Istituto internazionale sulla pace e i diritti umani dell'Università Lazarski di Varsavia in collaborazione con il C.E.D.I.C.L.O. (Centro interdipartimentale di ricerca “Studi di diritti e culture prelatine, latine ed orientali”) dell’Università di Bari Aldo Moro.
Dopo i saluti istituzionali del Presidente dell'A.N.V.U.R. (Agenzia Nazionale di Valutazione dell’Università e della Ricerca), Antonio Uricchio, e della Coordinatrice del C.E.D.I.C.L.O., Laura Tafaro, sono previsti gli interventi dei professori Mieczyslaw Rozanski (UWN – Olsztyn); Florian Lempa (Università Lazarski di Varsavia); Sebastiano Tafaro e Nicola Triggiani (Università di Bari); Mariusz Lazencki (Università Lazarskiego di Varsavia).
A introdurre e moderare i lavori, il prof. Michele Indellicato, autore del volume “L’umanesimo etico-giuridico nel pensiero di Aldo Moro”, edito nella Collana del Dipartimento Jonico di UniBa, di cui è condirettore il prof. Triggiani (Cacucci Editore).
Ripartire dal pensiero di Moro, dunque, in un momento in cui, dopo tre anni di guerra, continua il conflitto tra Russia e Ucraina (nel corso del quale più volte si è minacciato il ricorso all’uso di armi nucleari), si continua a morire nella striscia di Gaza e nel mondo ci sono almeno una cinquantina di altre guerre, per lo più dimenticate dagli organi di informazione e dall’opinione pubblica.
Come evidenzia il prof. Indellicato, Moro richiama un pacifismo forte, che abbia risvolti operativi nella quotidianità a partire dall’educazione in ambito familiare, per poi estendersi in ambito nazionale e internazionale. E insiste sulla necessità di far maturare nelle coscienze la necessità di collaborare responsabilmente per mettere in atto un’etica della pace, sorretta da uno spirito di solidarietà e di fraterna amicizia fra tutti i popoli, forti della consapevolezza della comune appartenenza all’unica famiglia umana. Per questo è importante che, sul piano internazionale, ossia dei rapporti tra gli Stati, si affermi il rispetto dell’identità di ciascun popolo con le sue caratteristiche storiche e culturali e che quindi siano promossi e tutelati i diritti umani, personali e sociali, economici e politici. Parole di straordinaria attualità.
L'ingresso è libero, fino ad esaurimento posti.