Il Tribunale di Bari respinge il ricorso sull’ineleggibilità del sindaco Leccese: nessuna causa ostativa alla candidatura
BARI - Il Tribunale civile di Bari ha respinto il ricorso presentato dal cittadino barese Donato Cippone, candidato al consiglio comunale nelle ultime elezioni amministrative, che chiedeva di accertare l’ineleggibilità del sindaco di Bari, Vito Leccese, eletto alle amministrative di giugno 2024, e la sua conseguente decadenza dalla carica.
Secondo il ricorrente, Leccese sarebbe stato ineleggibile perché, pur essendo candidato, avrebbe mantenuto l’incarico di capo di gabinetto dell’ex sindaco Antonio Decaro fino al turno di ballottaggio.
Tesi contestata dal diretto interessato, che ha chiarito come il Comune avesse risolto il suo rapporto di lavoro in qualità di Capo di Gabinetto a partire dal 1° gennaio 2024. Inoltre, Leccese ha precisato di essersi astenuto dal compiere qualsiasi atto inerente a quell’incarico già da quella data e di essersi dimesso dall’incarico a titolo gratuito per il supporto all’Ufficio di Gabinetto il 2 maggio 2024, prima della scadenza per la presentazione delle candidature.
Nella sentenza, il Tribunale ha evidenziato che «dalla documentazione in atti risulta inequivocabilmente che il Leccese all’epoca della sua candidatura non versava in alcuna causa di ineleggibilità, essendosi risolto il rapporto di lavoro quale Capo di Gabinetto dal 1.1.2024 ed essendo cessato anche l’incarico a titolo gratuito dal 2.5.2024».
Per questi motivi, il ricorso è stato dichiarato infondato e il Tribunale ha condannato Donato Cippone al pagamento delle spese legali sostenute da Leccese per la difesa in giudizio.