Visita dell’ambasciatore armeno al Villaggio dell’Accoglienza AGEBEO: nasce un legame di solidarietà internazionale


BARI - Questa mattina l’ambasciatore della Repubblica d’Armenia in Italia, Vladimir Karapetyan, ha visitato il Villaggio dell’Accoglienza “AGEBEO - 30 ore per la vita” di Bari, suggellando così un nuovo legame di collaborazione tra la comunità armena e l’associazione AGEBEO, impegnata nel supporto ai bambini malati oncologici e alle loro famiglie.

La comunità armena, già protagonista in passato con il console onorario Dario Rupen Timurian nella donazione e installazione delle cucine nelle abitazioni del Villaggio, conferma oggi il suo sostegno concreto.

Accolti dal presidente di AGEBEO Francesco Romanello Pomes, dall’assessora al Benessere sociale Elisabetta Vaccarella, dalla presidente del Municipio II Alessandra Lopez e da altri rappresentanti istituzionali, l’ambasciatore e il console hanno sottolineato l’importanza della collaborazione futura. Il consolato onorario armeno a Bari si impegna infatti a facilitare il dialogo tra AGEBEO e realtà analoghe in Armenia per offrire supporto logistico e assistenza alle famiglie dei piccoli pazienti oncologici.

Romanello Pomes ha ringraziato la comunità armena per il gesto di solidarietà, definendo le cucine donate un simbolo di accoglienza e conforto per le famiglie ospitate. Timurian ha ricordato il legame storico tra la Puglia e l’Armenia, nato oltre un secolo fa, e riaffermato l’impegno a sostegno dei più vulnerabili.

L’assessora Vaccarella ha evidenziato come la collaborazione internazionale rafforzi la missione dell’assessorato nel tutelare i diritti e il benessere di bambini e famiglie in difficoltà, mentre la presidente Lopez ha definito il Villaggio un modello di inclusione e solidarietà, sottolineando la tradizione pugliese di accoglienza interculturale.

Il Villaggio dell’Accoglienza “30 Ore per la Vita” si estende su un terreno confiscato alla criminalità organizzata, con 10 moduli abitativi autonomi per famiglie in difficoltà economica che si trasferiscono a Bari per seguire cure oncologiche dei propri figli. L’area comprende spazi verdi attrezzati, una reception e un centro riabilitativo. L’obiettivo futuro è ampliare la struttura con ulteriori otto unità abitative per accogliere sempre più famiglie.