Molfetta, il sindaco Tommaso Minervini torna in libertà ma viene sospeso dai pubblici uffici per un anno


MOLFETTA - Il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, torna in libertà. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame, che ha accolto il ricorso contro gli arresti domiciliari disposti il 4 giugno scorso, ma ha comunque stabilito per il primo cittadino la sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio per la durata di un anno. Di fatto, Minervini non potrà tornare a svolgere le sue funzioni da sindaco.

Il provvedimento arriva nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Procura di Trani, che ha coinvolto anche altri funzionari comunali con l’accusa, a vario titolo, di corruzione, turbativa d’asta, rivelazione di segreti d’ufficio, frode, truffa e falso. Il fascicolo riguarda presunti illeciti nella gestione e nell'affidamento di appalti pubblici, in cambio di favori elettorali.

Accolto anche il ricorso della dirigente comunale Lidia De Leonardis, 58 anni, originaria di Bari, anch’essa finita ai domiciliari con l’accusa di avere avuto un ruolo centrale nell’alterazione di alcune gare pubbliche. Per lei il Tribunale del Riesame ha disposto la revoca degli arresti domiciliari con una interdizione temporanea dai pubblici uffici della durata di sei mesi.

La difesa della dirigente, rappresentata dagli avvocati Michele Laforgia e Alessandro Dello Russo, ha commentato con soddisfazione la decisione dei giudici, sottolineando che “la dottoressa De Leonardis non ha pilotato alcuna gara pubblica, né ha mai ostacolato le indagini”. Secondo i legali, le uniche contestazioni rimaste in piedi sarebbero relative ai reati di peculato e falso, e riguarderebbero presunte condotte legate alla rimozione di microspie installate nel suo ufficio dagli inquirenti durante le indagini.

“Con il dovuto rispetto – hanno dichiarato i difensori – attendiamo ora le motivazioni del provvedimento, che restituisce la libertà a una dirigente pubblica con una carriera sino ad oggi trasparente. Resta da verificare se l’impianto accusatorio, già ridimensionato, reggerà nelle prossime fasi processuali”.

Minervini, alla guida di una lista civica trasversale che unisce esponenti di centrodestra e centrosinistra, è ora sospeso dal suo incarico in attesa degli sviluppi giudiziari. Il Comune di Molfetta dovrà presto affrontare le conseguenze amministrative della sua assenza forzata, in un momento delicato per la gestione politica e istituzionale della città.