Successo di partecipazione per l’(H) Open Day Emicrania: grande interesse della comunità e impegno per la prevenzione
BARI - Si è conclusa con grande successo di partecipazione e forte coinvolgimento della cittadinanza l’iniziativa (H) Open Day Emicrania, alla quale ha aderito con entusiasmo l’Unità Operativa Semplice “Cefalee ed Algie Cranio-Facciali”, guidata dal Dr. Renato Pozzolante, nell’ambito della Struttura Complessa Ospedaliera di Neurologia del Dipartimento di Neuroscienze, diretto dal Dr. Ciro Mundi.
L’evento ha rappresentato un’importante occasione di incontro diretto con i cittadini, che hanno potuto accedere rapidamente a consulenze e informazioni su una patologia spesso sottovalutata e oggetto di stigma sociale, nonostante sia stata riconosciuta ufficialmente dallo Stato italiano come malattia sociale.
Nel corso della giornata, è stata condotta una campagna informativa e di prevenzione volta a:
-
Promuovere il riconoscimento precoce dei sintomi dell’emicrania
-
Contrastare il rischio di cronicizzazione
-
Illustrare i percorsi diagnostici e terapeutici disponibili
Molti cittadini hanno usufruito dei canali di assistenza attivati per l’occasione – email, telefono, incontri informativi in presenza – ricevendo supporto puntuale e informazioni personalizzate. Particolarmente apprezzate le visite neurologiche specialistiche, che hanno permesso una valutazione approfondita del singolo caso, con indicazioni terapeutiche, diagnostiche e comportamentali personalizzate.
Elemento distintivo della giornata è stata la collaborazione multidisciplinare tra professionisti:
-
Il neurologo Dr. Renato Pozzolante
-
La psicoterapeuta Dott.ssa Federica Doronzo
-
L’infermiere Dott. Lorenzo Fiorentino
Questa sinergia ha permesso un approccio integrato al paziente con cefalea, favorendo una presa in carico più efficace e consapevole, oltre a una migliore sensibilizzazione sul tema dell’emicrania.
L’iniziativa ha evidenziato l’importanza di eventi divulgativi e di ascolto attivo nel contrastare la disinformazione e nel favorire un cambiamento culturale su una condizione che incide profondamente sulla qualità della vita di chi ne soffre.