Tensione alle stelle tra Iran e Stati Uniti: Teheran lancia missili contro basi Usa in Medio Oriente
TEHERAN - L’Iran ha risposto con forza agli attacchi statunitensi delle ultime ore, lanciando missili balistici contro diverse basi militari americane in Medio Oriente. Secondo fonti ufficiali, tra gli obiettivi figurano la base aerea di Al Udeid in Qatar, importante snodo strategico per le operazioni Usa nella regione, e installazioni in Siria e Iraq. A Doha, capitale del Qatar, testimoni hanno riferito di forti esplosioni, ma un funzionario americano ha confermato che non si registrano vittime né feriti.
Missili in risposta alle bombe Usa
Il Consiglio supremo per la Sicurezza nazionale iraniano ha dichiarato che il numero di missili lanciati è esattamente pari a quello delle bombe utilizzate dagli Stati Uniti nei raid precedenti, in un chiaro segnale di risposta proporzionata. La Guida Suprema Ali Khamenei ha rivendicato politicamente l’attacco, sottolineando su X (ex Twitter):
"Non abbiamo fatto del male a nessuno. E non accetteremo alcuna molestia da nessuno, in nessuna circostanza. E non ci sottometteremo alle molestie di nessuno. Questa è la logica della nazione iraniana."
Attacco previsto da Washington
Un alto funzionario della Casa Bianca, citato dal New York Times, ha confermato che gli Stati Uniti erano al corrente del possibile attacco iraniano, in particolare contro la base di Al Udeid. Nella Situation Room della Casa Bianca, il presidente Usa Donald Trump, l’attuale capo del Pentagono Pete Hegseth e il capo di stato maggiore congiunto Dan Caine hanno seguito in tempo reale l’evolversi della situazione, secondo quanto riportato dalla CNBC.
Danni a Fordow: l’incognita nucleare
Intanto emergono nuovi dettagli sui raid Usa: secondo Rafael Grossi, direttore dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), i bombardamenti avrebbero causato "danni molto significativi" alle strutture sotterranee del sito nucleare di Fordow, uno dei più protetti dell’Iran. Il Times of Israel riporta che tutti i siti nucleari iraniani avrebbero subito "danni monumentali", come evidenziato anche da immagini satellitari ancora in fase di analisi.
Escalation senza precedenti?
La dinamica delle ultime 24 ore rappresenta una nuova fase critica nelle relazioni tra Washington e Teheran, con il rischio concreto di un allargamento del conflitto a tutta l’area mediorientale. Analisti internazionali avvertono che una spirale di attacchi e ritorsioni potrebbe destabilizzare ulteriormente gli equilibri geopolitici della regione, proprio mentre sono in corso delicate trattative sul futuro del programma nucleare iraniano e sulla presenza americana in Medio Oriente.
Restano ora da capire le prossime mosse degli Stati Uniti e se la diplomazia potrà ancora avere uno spazio in questo scenario sempre più teso.