Torremaggiore, atto intimidatorio contro l’assessore Enzo Quaranta: incendiata la sua auto


TORREMAGGIORE – Un grave atto intimidatorio ha scosso la comunità di Torremaggiore: nella notte tra il 16 e il 17 giugno, è stata data alle fiamme l’auto dell’assessore comunale Enzo Quaranta. Un gesto criminale che ha immediatamente suscitato un’ondata di sdegno e di solidarietà da parte del mondo politico e della cittadinanza.

A intervenire con un duro comunicato sono i Giovani Democratici della Capitanata, che hanno condannato con fermezza l’episodio:

Denunciamo un atto vile e inaccettabile – scrivono – È un gesto codardo, che mira a colpire chi, come Enzo Quaranta, lavora con onestà, coraggio e spirito di servizio per la propria comunità”.

La solidarietà dei Giovani Democratici

Michele Cuccitto, segretario provinciale dei Giovani Democratici, ha espresso vicinanza personale e politica all’assessore Quaranta:

“Voglio esprimere a nome di tutti i GD di Capitanata la nostra solidarietà e vicinanza a Enzo, una persona profondamente impegnata per il bene comune. Ci stringiamo intorno a lui e alla sua famiglia in questo momento difficile”.

Cuccitto ha poi lanciato un messaggio chiaro a chi pensa di poter intimidire le istituzioni:

Chi pensa di usare la violenza per intimidire troverà una comunità determinata, unita e pronta a reagire. Siamo al fianco di Enzo Quaranta, non solo con le parole, ma con l’impegno concreto a difendere la legalità, la trasparenza e la buona politica”.

Appello alla giustizia

I Giovani Democratici chiedono che le autorità facciano piena luce sull’accaduto e che i responsabili vengano identificati e puniti con decisione:

“A chi cerca di spegnere il coraggio con le fiamme – concludono – rispondiamo con la forza della democrazia e della partecipazione.
Non ci faremo mai intimidire. La Capitanata non arretra.

Intanto, le forze dell’ordine hanno avviato le indagini per ricostruire la dinamica dell’accaduto e individuare i colpevoli. L’episodio si inserisce in un contesto che impone, ancora una volta, una riflessione seria sulla sicurezza di chi rappresenta le istituzioni, soprattutto a livello locale.