Arrestato in Ungheria un albanese ricercato per il possesso di 24 kg di cocaina a Barletta


BARI - Un cittadino albanese di 40 anni, K.I., residente a Barletta e già sottoposto alla misura di Sorveglianza Speciale con obbligo di soggiorno, è stato arrestato in Ungheria in esecuzione di un Mandato d’Arresto Europeo emesso dal GIP del Tribunale di Trani su richiesta della Procura.

L’uomo è ritenuto responsabile, in concorso con altri, della detenzione di oltre 24 chilogrammi di cocaina, scoperti all’interno di un box nella zona artigianale di Barletta, suddivisi in panetti. La droga era stata in parte sequestrata – oltre 11 kg – il 6 dicembre 2024, nell’ambito di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari e condotte dal Centro Operativo della DIA.

Le investigazioni, svolte tra novembre e dicembre 2024, si sono basate su intercettazioni telefoniche e ambientali, oltre a servizi di osservazione e pedinamento. Due cittadini italiani erano già stati arrestati in flagranza per gli stessi fatti.

Il 27 aprile 2025 K.I. si era reso irreperibile, fuggendo presumibilmente dall’Italia. È stato rintracciato a Roske, in Ungheria, a bordo di un autobus diretto in Serbia. Fermato alla frontiera dalle autorità locali, è stato arrestato grazie alla collaborazione tra la DIA di Bari, le autorità ungheresi e il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia.

Trasferito a Roma Fiumicino da Budapest, è stato condotto presso il carcere di Rebibbia.

Oltre all’accusa per traffico di droga, K.I. è anche indagato per l’omicidio con modalità mafiose di Francesco Diviesti, scomparso a Barletta il 25 aprile 2025. Questo secondo procedimento è gestito dalla DDA di Bari e dalla Squadra Mobile di Andria.

Le autorità ricordano che l'indagine è ancora nella fase preliminare e che ogni responsabilità dovrà essere accertata nel corso del processo, nel rispetto del diritto di difesa.