Bari digitalizza gli archivi di Edilizia privata: 900 mila euro per completare la dematerializzazione


BARI - Il Comune di Bari compie un nuovo passo verso l’innovazione amministrativa. Con una determina appena pubblicata è stato approvato il disciplinare che avvia il progetto di digitalizzazione integrale degli archivi di Edilizia privata, grazie a un finanziamento di 900 mila euro assegnato nell’ambito del Programma Regionale Puglia 2021‑2027 – Sub‑Azione 1.8.3, dedicato alla trasformazione digitale delle Pubbliche Amministrazioni pugliesi.

Un patrimonio documentale destinato al digitale

Secondo la vicesindaca e assessora alla Transizione digitale Giovanna Iacovone, il contributo regionale permetterà di dematerializzare quasi l’intero archivio edilizio: «Parliamo di un patrimonio di enorme valore tecnico e storico. Con la digitalizzazione potremo gestire richieste di accesso atti tramite un’interfaccia online, riducendo drasticamente tempi di istruttoria e la necessità di recarsi fisicamente negli uffici».

Il nuovo intervento si colloca in continuità con il progetto avviato tra il 2021 e il 2023 (finanziato con oltre 3 milioni di euro del PON Metro 2014‑2020), che aveva già informatizzato una parte consistente delle pratiche.

I vantaggi per cittadini e professionisti

  • Consultazione semplificata: tecnici e cittadini potranno accedere ai fascicoli da remoto, con invio immediato della documentazione richiesta.

  • Riduzione dei tempi: niente più ricerche manuali negli archivi cartacei dislocati fuori città.

  • Tracciabilità completa: ogni fase – dal prelievo alla ricollocazione digitale – sarà registrata tramite codici a barre e metadati.

  • Risparmio economico e ambientale: meno carta, minori costi di gestione degli spazi e riduzione degli spostamenti verso gli uffici.

Come si articolerà il progetto

  1. Assessment preliminare – Incontri fra personale comunale, archivisti e tecnici per definire il modello di digitalizzazione conforme alle Linee Guida AgID e alle norme sulla certificazione delle copie digitali.

  2. Indicizzazione e metadatazione – Ogni documento sarà schedato secondo parametri (tipo pratica, anno, richiedente, dati catastali, ecc.) per una ricerca rapida e univoca.

  3. Scansione certificata – Digitalizzazione ad alta risoluzione con procedure idonee alla validità legale delle copie.

  4. Flussi di trasferimento sicuri – Caricamento quotidiano o settimanale su un’area web protetta; creazione di “indici di trasferimento” in formato XML.

  5. Integrazione con altri enti – Valutazione di possibili collegamenti online con archivi esterni (condoni, catasto, ecc.) per una rete informativa completa.

Verso un’amministrazione più smart

L’informatizzazione dell’Edilizia privata – sottolinea l’assessora Iacovone – «si inserisce in un disegno più ampio, che include la mobilità sostenibile, la semplificazione dei servizi e l’interoperabilità tra piattaforme». Il risultato atteso è una città più efficiente, trasparente e a misura di utente, dove l’accesso alle pratiche edilizie diventa un processo digitale rapido, tracciabile e sicuro.