Bari, immobile pericolante in via Giulio Petroni: firmata ordinanza urgente per la messa in sicurezza e l’evacuazione


BARI –A seguito di un sopralluogo tecnico congiunto effettuato il 1° luglio da operatori della Polizia Locale, dai Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Bari e dai tecnici della Ripartizione Infrastrutture, Viabilità e Opere Pubbliche del Comune, è emersa una grave situazione di rischio statico presso l’immobile situato in via Giulio Petroni n. 24 (nn. 22/c-22/d-24-24/a-24/b), a causa di un ammaloramento alla base di un pilastro perimetrale, a ridosso dell’edificio al civico 26.

Il deterioramento strutturale ha spinto gli operatori a disporre l’evacuazione urgente e l’interdizione totale dell’accesso all’intero stabile, compresi i locali sottostanti, con delimitazione dell’area mediante nastro bianco e rosso e divieto di transito pedonale sul marciapiede sottostante.

Sulla scorta di questa segnalazione, il sindaco Vito Leccese ha firmato oggi un’ordinanza urgente a tutela della pubblica incolumità, che impone ai proprietari delle unità immobiliari e ai responsabili della vigilanza (ai sensi dell’art. 677 del Codice Penale) una serie di obblighi stringenti, tra cui:

  • Evacuazione immediata di tutte le unità immobiliari e inibizione dell’accesso, salvo per operatori autorizzati incaricati della messa in sicurezza.

  • Realizzazione entro 7 giorni di opere provvisionali per prevenire ulteriori rischi, sotto la direzione di un tecnico abilitato.

  • Inibizione del traffico veicolare e pedonale nel tratto di via Giulio Petroni tra i civici 22/c e 24/b e in via Montello fino al civico 36.

  • Verifica approfondita delle condizioni statiche dell’immobile da parte di un tecnico qualificato.

  • Comunicazione dell’inizio degli interventi entro 7 giorni alla Ripartizione Infrastrutture.

  • Deposito della documentazione sugli interventi presso il Settore Immobili Comunali entro 30 giorni.

  • Certificazione finale di insussistenza del pericolo per la pubblica incolumità prima della riapertura dello stabile.

  • Divieto di riutilizzo dell’immobile fino al ripristino dell’idoneità statica.

L’ordinanza si conclude con una diffida: in caso di inadempienza o ritardo, il Comune interverrà in via sostitutiva e in danno ai soggetti obbligati. È inoltre specificato che tale provvedimento non sostituisce le autorizzazioni necessarie per eseguire eventuali opere di ripristino o consolidamento strutturale.

Il Comune invita tutti i soggetti interessati a collaborare con urgenza per evitare ulteriori rischi e assicurare la tutela dell’incolumità pubblica.