Crisi Minox, il PD al fianco dei lavoratori: “Servono soluzioni strutturali e immediate”
BARI - Continua a tenere banco la difficile situazione occupazionale che coinvolge i lavoratori della Minox, con stabilimenti a Minervino Murge (BT) e Lamezia Terme (CZ). Da oltre tre settimane, decine di dipendenti presidiano ininterrottamente le sedi aziendali, lottando per difendere il proprio lavoro e la propria dignità. In loro sostegno arriva ora un appello deciso dal Partito Democratico, che a livello provinciale e regionale esprime solidarietà e chiede un intervento urgente da parte delle istituzioni.
A lanciare l’allarme sono il commissario provinciale del PD, senatore Dario Parrini, e il segretario regionale Domenico De Santis, che sottolineano la gravità della crisi e le sue ricadute non solo sul piano economico, ma anche sociale e umano.
“La condizione di precarietà vissuta dai lavoratori – si legge nella nota – è inaccettabile: molte famiglie non riescono più a garantire neppure il minimo necessario per vivere. Non possiamo restare inerti davanti a una situazione tanto drammatica”.
La chiusura dell’azienda, decisa dal Tribunale di Lamezia Terme, ha generato un vuoto pesante sul piano occupazionale. Una decisione che ha lasciato centinaia di lavoratori senza prospettive, nonostante la presenza di magazzini pieni di merce ancora invenduta, simbolo di un paradosso produttivo che ha dell’incredibile.
Il Partito Democratico chiede con forza l’apertura di un tavolo istituzionale urgente, che veda coinvolti governo, enti locali, proprietà, sindacati e stakeholder del settore, con l’obiettivo di avviare un processo di reindustrializzazione o riconversione in grado di garantire la rioccupazione dei lavoratori.
“Non si tratta solo di numeri – spiegano Parrini e De Santis – ma di vite umane, di famiglie, di territori che rischiano di perdere un pezzo importante della propria identità economica e sociale”.
Nel messaggio del PD emerge una richiesta chiara: attivare tutti gli strumenti normativi e finanziari disponibili, per non lasciare che questa vicenda si trasformi in un ulteriore caso di desertificazione industriale. Il partito assicura il proprio sostegno politico e istituzionale e si dice pronto a “esercitare ogni forma di pressione per arrivare a una soluzione positiva”.
Intanto, i lavoratori Minox non si arrendono: continuano il presidio con determinazione, nella speranza che la loro voce arrivi forte e chiara a chi ha il potere di cambiare il corso degli eventi. E che quella fabbrica, oggi silenziosa, possa presto tornare a vivere.