Incendio doloso ad Andria: arrestato trentenne in flagranza di reato
ANDRIA – Nella notte tra il 16 e il 17 luglio, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Andria hanno arrestato in flagranza di reato un uomo di circa trent’anni, di origine nigeriana, con l’accusa di incendio doloso.
L’intervento dei militari è scattato a seguito di una segnalazione urgente: un vasto incendio si era sviluppato in un’abitazione del centro storico della città , propagandosi rapidamente e mettendo a rischio non solo lo stabile interessato ma anche quelli circostanti. Le fiamme hanno provocato momenti di forte tensione tra i residenti della zona, preoccupati per l’intensità del rogo.
Le indagini condotte nell’immediatezza dei fatti hanno permesso di ricostruire la dinamica dell’accaduto. Secondo quanto emerso, il trentenne avrebbe appiccato volontariamente il fuoco a un materasso al culmine di un acceso litigio con un connazionale. Durante la perquisizione personale, l’uomo è stato trovato in possesso di un accendino, ritenuto lo strumento utilizzato per dare origine all’incendio.
All’interno dell’appartamento si trovavano quattro bombole di gas, elemento che ha aumentato il rischio di un’esplosione potenzialmente devastante. Solo il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco ha evitato conseguenze ben più gravi, scongiurando una tragedia. Fortunatamente, nessuna persona è rimasta ferita. Tuttavia, sia l’appartamento coinvolto che quello sovrastante sono stati dichiarati inagibili.
L’arrestato, regolarmente presente sul territorio nazionale così come l’altro soggetto coinvolto, è stato condotto presso la casa circondariale di Trani. La Procura della Repubblica di Trani ha immediatamente richiesto la convalida dell’arresto. Il Gip ha accolto la richiesta, disponendo per l’uomo la misura cautelare della custodia in carcere.
Si ricorda che, secondo il principio di presunzione di innocenza, la responsabilità dell’indagato dovrà essere eventualmente accertata con sentenza definitiva.
L’intervento dei militari è scattato a seguito di una segnalazione urgente: un vasto incendio si era sviluppato in un’abitazione del centro storico della città , propagandosi rapidamente e mettendo a rischio non solo lo stabile interessato ma anche quelli circostanti. Le fiamme hanno provocato momenti di forte tensione tra i residenti della zona, preoccupati per l’intensità del rogo.
Le indagini condotte nell’immediatezza dei fatti hanno permesso di ricostruire la dinamica dell’accaduto. Secondo quanto emerso, il trentenne avrebbe appiccato volontariamente il fuoco a un materasso al culmine di un acceso litigio con un connazionale. Durante la perquisizione personale, l’uomo è stato trovato in possesso di un accendino, ritenuto lo strumento utilizzato per dare origine all’incendio.
All’interno dell’appartamento si trovavano quattro bombole di gas, elemento che ha aumentato il rischio di un’esplosione potenzialmente devastante. Solo il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco ha evitato conseguenze ben più gravi, scongiurando una tragedia. Fortunatamente, nessuna persona è rimasta ferita. Tuttavia, sia l’appartamento coinvolto che quello sovrastante sono stati dichiarati inagibili.
L’arrestato, regolarmente presente sul territorio nazionale così come l’altro soggetto coinvolto, è stato condotto presso la casa circondariale di Trani. La Procura della Repubblica di Trani ha immediatamente richiesto la convalida dell’arresto. Il Gip ha accolto la richiesta, disponendo per l’uomo la misura cautelare della custodia in carcere.
Si ricorda che, secondo il principio di presunzione di innocenza, la responsabilità dell’indagato dovrà essere eventualmente accertata con sentenza definitiva.
