Indonesia, orrore nel fiume: ottantenne ucciso da un coccodrillo davanti agli occhi dei residenti


TANGGAMUS, INDONESIA - Un uomo di 80 anni ha perso la vita in maniera tragica nella reggenza di Tanggamus, nell’Indonesia meridionale, dopo essere stato attaccato da un coccodrillo mentre faceva il bagno in un fiume vicino alla sua abitazione. L’episodio, avvenuto nelle scorse ore, ha scosso profondamente la comunità locale.

Secondo quanto riportato da testimoni oculari, il rettile lungo circa tre metri ha aggredito l’anziano in modo repentino e violento, trascinandolo sott’acqua prima che potesse lanciare l’allarme. Poco dopo, un residente ha ritrovato i vestiti dell’uomo abbandonati sulla riva. In breve tempo, lo stesso coccodrillo è stato avvistato con il corpo dell’uomo tra le fauci.

"Dopo aver colpito il coccodrillo più volte con dei bastoni, il rettile ha abbandonato il corpo della vittima, che purtroppo era già senza vita", ha dichiarato un portavoce della polizia locale.

Il drammatico tentativo degli abitanti del villaggio di strappare l’anziano alla morte è stato ripreso in un video circolato online, in cui si vede la disperata lotta contro il rettile. Purtroppo, i soccorsi sono arrivati troppo tardi.

Indonesia: il paese con più attacchi di coccodrilli al mondo

Secondo Giovanni D’Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", l’Indonesia detiene un triste primato: oltre 1.000 attacchi di coccodrilli contro persone negli ultimi dieci anni. Tuttavia, si sospetta che il numero reale sia ancora più alto, data la mancanza di denunce ufficiali in molte zone rurali del Paese.

La tragedia segue un altro episodio avvenuto appena un mese fa, il 2 giugno, quando un ragazzo di 17 anni, Bayu, è stato sbranato da un coccodrillo mentre pescava con un amico nel fiume Kaleleha, nell’isola di Sulawesi. Anche in quel caso, l’animale ha agito all’improvviso, lasciando impotente il giovane compagno della vittima.

Un allarme crescente

Gli attacchi di coccodrilli stanno diventando una seria minaccia per le comunità che vivono in prossimità di fiumi e paludi. Le autorità indonesiane stanno valutando misure di prevenzione, come la creazione di zone di balneazione sicure e programmi educativi per sensibilizzare la popolazione al rischio.

Nel frattempo, resta il dolore per l’ennesima vittima di un animale che, nel suo habitat naturale, continua a seminare paura e morte.