Tragedia in Puglia: trovata senza vita Mariia Buhaiova, studentessa ucraina scomparsa da venerdì
BRINDISI - È stata trovata impiccata a circa un chilometro dal villaggio turistico dove lavorava: così si è conclusa nel peggiore dei modi la scomparsa di Mariia Buhaiova, studentessa ucraina di appena 18 anni, di cui non si avevano più notizie dal pomeriggio di venerdì scorso. Il corpo senza vita della ragazza è stato rinvenuto nella giornata di lunedì nelle campagne del litorale di Carovigno, in provincia di Brindisi.
Mariia si trovava in Puglia per partecipare a uno stage formativo nell’ambito di un progetto europeo Erasmus+, in collaborazione con l’università di Bratislava, dove era iscritta. Da qualche settimana stava lavorando presso il villaggio turistico Meditur, una struttura che ospita centinaia di turisti durante la stagione estiva, situata in una zona isolata e immersa nella macchia mediterranea.
Le ricerche della giovane erano scattate subito dopo la segnalazione della scomparsa, avvenuta nel tardo pomeriggio di venerdì. I suoi colleghi e tutor del villaggio avevano riferito di non avere più sue notizie e di non riuscire a contattarla. Carabinieri, protezione civile, vigili del fuoco e volontari hanno battuto la zona per tutto il fine settimana.
Il ritrovamento del corpo è avvenuto a circa un chilometro dal villaggio, in una zona poco frequentata, difficile da raggiungere, all’interno della vegetazione. La scena ha subito fatto ipotizzare il gesto estremo. Accanto al corpo, secondo fonti investigative, non sarebbero stati rinvenuti biglietti né messaggi. La salma è stata trasferita all’ospedale Perrino di Brindisi, dove verrà eseguita l’autopsia per chiarire le cause del decesso.
Sotto shock i compagni di stage, il personale della struttura e i responsabili del progetto formativo. Mariia era arrivata in Italia con entusiasmo, con il desiderio di imparare e fare esperienza nel settore del turismo. Nessuno tra chi l’ha conosciuta nei giorni trascorsi in Puglia avrebbe immaginato un epilogo così tragico.
Gli investigatori al momento non escludono alcuna ipotesi, anche se quella del suicidio appare la più probabile. Tuttavia, le autorità vogliono ricostruire nel dettaglio le ultime ore di vita della ragazza, ascoltare testimonianze e chiarire eventuali criticità legate al contesto lavorativo o personale in cui si trovava.
La notizia ha sconvolto le comunità coinvolte, in Puglia come in Slovacchia e Ucraina. L’ambasciata ucraina in Italia è stata informata e sta seguendo il caso, fornendo supporto ai familiari della ragazza. Intanto, il villaggio turistico ha annullato le attività ricreative previste nei prossimi giorni in segno di rispetto.
Una tragedia che lascia molte domande aperte e che ha scosso profondamente anche il mondo della formazione internazionale, dove giovani studenti si affacciano con fiducia al futuro, lontano da casa, con la speranza di costruirsi un domani.
Mariia si trovava in Puglia per partecipare a uno stage formativo nell’ambito di un progetto europeo Erasmus+, in collaborazione con l’università di Bratislava, dove era iscritta. Da qualche settimana stava lavorando presso il villaggio turistico Meditur, una struttura che ospita centinaia di turisti durante la stagione estiva, situata in una zona isolata e immersa nella macchia mediterranea.
Le ricerche della giovane erano scattate subito dopo la segnalazione della scomparsa, avvenuta nel tardo pomeriggio di venerdì. I suoi colleghi e tutor del villaggio avevano riferito di non avere più sue notizie e di non riuscire a contattarla. Carabinieri, protezione civile, vigili del fuoco e volontari hanno battuto la zona per tutto il fine settimana.
Il ritrovamento del corpo è avvenuto a circa un chilometro dal villaggio, in una zona poco frequentata, difficile da raggiungere, all’interno della vegetazione. La scena ha subito fatto ipotizzare il gesto estremo. Accanto al corpo, secondo fonti investigative, non sarebbero stati rinvenuti biglietti né messaggi. La salma è stata trasferita all’ospedale Perrino di Brindisi, dove verrà eseguita l’autopsia per chiarire le cause del decesso.
Sotto shock i compagni di stage, il personale della struttura e i responsabili del progetto formativo. Mariia era arrivata in Italia con entusiasmo, con il desiderio di imparare e fare esperienza nel settore del turismo. Nessuno tra chi l’ha conosciuta nei giorni trascorsi in Puglia avrebbe immaginato un epilogo così tragico.
Gli investigatori al momento non escludono alcuna ipotesi, anche se quella del suicidio appare la più probabile. Tuttavia, le autorità vogliono ricostruire nel dettaglio le ultime ore di vita della ragazza, ascoltare testimonianze e chiarire eventuali criticità legate al contesto lavorativo o personale in cui si trovava.
La notizia ha sconvolto le comunità coinvolte, in Puglia come in Slovacchia e Ucraina. L’ambasciata ucraina in Italia è stata informata e sta seguendo il caso, fornendo supporto ai familiari della ragazza. Intanto, il villaggio turistico ha annullato le attività ricreative previste nei prossimi giorni in segno di rispetto.
Una tragedia che lascia molte domande aperte e che ha scosso profondamente anche il mondo della formazione internazionale, dove giovani studenti si affacciano con fiducia al futuro, lontano da casa, con la speranza di costruirsi un domani.
