Trani brinda all’Europa del vino: “Degustazione Casual 2025” tra sfide globali e diplomazia enogastronomica
Più di 80 cantine da tutto il continente e un’ospite d’eccezione, Marzia Varvaglione, per un evento che unisce cultura, gusto e resistenza commerciale sotto le stelle di Trani
TRANI – In riva al mare e con un calice in mano, Trani ha celebrato ieri sera l’Europa del vino e il suo patrimonio culturale con la IX edizione della Degustazione Casual, l’evento itinerante dedicato all’eccellenza vitivinicola europea. La cornice esclusiva de Il Vecchio e il Mare ha ospitato 81 cantine e 16 eccellenze gastronomiche, trasformando la kermesse in un simbolico presidio culturale contro le crescenti minacce globali.
Nel pieno delle tensioni commerciali tra USA e UE, e con l’ombra di nuovi dazi americani del 30% sul vino europeo a partire dal 1° agosto, l’appuntamento di Trani ha assunto il significato di un brindisi consapevole alla libertà di mercato e al valore dell’identità agricola.
A sottolineare l’importanza del momento è stata l’ospite d’onore Marzia Varvaglione, presidente di AGIVI e del CEEV, impegnata a rappresentare il settore vitivinicolo nei tavoli europei contro politiche commerciali penalizzanti. “In un momento in cui l’agroalimentare europeo è sotto attacco – ha dichiarato – dobbiamo rispondere con qualità, coesione e cultura”.
Secondo l’Unione Italiana Vini, l’imposizione di dazi del 20% sui vini fermi e del 10% sugli spumanti potrebbe causare perdite fino a 330 milioni di euro all’anno, con un effetto a catena che minaccia anche il mercato canadese. Coldiretti stima danni fino a 6 milioni di euro al giorno, tra spedizioni saltate e perdita di visibilità sugli scaffali americani.
Il vino come messaggio di resilienza culturale
Ma ieri sera, a Trani, il vino ha parlato un’altra lingua: quella della resilienza culturale, della cooperazione e della qualità senza confini. Tra le 81 etichette presenti, 27 provenivano da paesi europei come Francia, Germania, Austria e Spagna, mentre 54 erano italiane, in rappresentanza dell’intero stivale, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia.
La Francia è stata protagonista con alcuni dei suoi nomi più prestigiosi: champagne d’autore di Lucien Collard, Gonet-Médeville, Mandois, Monmarthe e vini di Borgogna firmati Daniel Dampt, Domaine Bouzereau e Gilles Guerrin. Dalla Loira all’Alsazia, fino al Rodano e alla Mosella tedesca, è stato un viaggio nel cuore dell’Europa del gusto.
L’Italia non è stata da meno. Accanto a realtà storiche come Frescobaldi, Zenato, Capannelle e Contadi Castaldi, hanno brillato le pugliesi: Tenute Rubino, Giancarlo Ceci, Antica Enotria, Giovanni Aiello, vere ambasciatrici di una viticoltura mediterranea contemporanea.
Alta cucina pugliese a supporto del calice
A impreziosire i brindisi, i sapori pugliesi firmati da 16 ristoranti tra i più rinomati della regione: da Corteinfiore e Il Vecchio e il Mare di Trani a Galileo e SoFood di Bari, passando per Bacco di Barletta, Gioja di Altamura e Il Presidente di Lucera. Una parata di gusto che ha reso l’esperienza sensoriale completa, in un format dinamico, informale e a numero chiuso.
Brindisi consapevoli in tempi incerti
Tra tensioni geopolitiche e scenari economici instabili, Degustazione Casual 2025 si è confermata non solo un evento per appassionati e professionisti, ma un vero atto culturale, un inno alla diversità enologica europea e alla sua capacità di resistere, innovare e unire. In ogni calice, una storia da raccontare. In ogni sorso, una scelta da difendere.


