Vini d’Italia, una “Guida” per conquistare il mondo
FRANCESCO GRECO. ROMA – Ambizioso era il background che trasfigurava il concept: “La nostra rivista nacque da una visione semplice ma profonda: raccontare il cuore più vero del vino italiano, quello che affonda le radici nei vitigni autoctoni, spesso dimenticati, ma capaci di restituire emozioni sincere e profonde”, Pierluigi Damiani, “Dadecom srl” di Roma.
Nata nel 2002, Guidaviniditalia.it (portale web e directory), è stata data in concessione per anni ma adesso torna nelle mani del fondatore e della “Dadecom srl” (società specializzata nella gestione di portali web e directory).
In autunno diventerà cartacea, proposta in più lingue, sostenuta da aziende del settore, grandi, medie, piccole, oltre che dalle istituzioni.
Circa 500 pagine ospiteranno marchi storici e nuovi desiderosi di darsi visibilità per proporsi all’attenzione e alle sfide globali dei mercati internazionali.
Preziosa quanto storica declinazione del made in Italy che da sempre il mondo conosce e apprezza. Le aziende proposte parteciperanno a "Vinitaly" edizione 2026.
Domanda: Una guida dove le aziende si proporranno nel modo più completo e seducente possibile…
Risposta: E’ un viaggio nell’Italia del vino che esplora cultura e sapori, profumi e storie di ogni vitigno autoctono, ne definisce il territorio, ne disegna la storia e il paesaggio della cultura del vino da ogni parte d’Italia.
Per raccontare l'anima autentica del vino italiano che affonda le radici nei vitigni a volte dimenticati, ma capaci di restituire emozioni sincere che lasciano il segno.
Domanda: Ogni vino narra la storia della terra e del popolo che lo esprime, un viaggio nel tempo…
Risposta: Crediamo nel valore della tradizione, nella forza delle piccole cantine, nella passione ostinata di chi coltiva uva come si tramanda un sapere antico.
Ogni bottiglia racconta le storie, i riflessi dei territori, delle stagioni, di scelte agricole consapevoli. I vini, ripetiamo, raccontano l’anima dell’Italia”.
Domanda: Nelle pagine sarà illustrata l’intera filiera?
Risposta: Obiettivo principale della rivista è far conoscere i vini italiani (rossi, bianchi, fermi, frizzantini), i territori e i vigneti, la filiera vitivinicola, dalla produzione alla commercializzazione, inclusa la coltivazione, la vendemmia, la vinificazione e l’imbottigliamento.
Domanda: Altre interfacce della mission?
Risposta: Valutare la qualità dei vini, offrire un giudizio esperto su quelli di diverse zone, produttori e annate, basato su criteri enologici riconosciuti (profumo, gusto, equilibrio, persistenza, ecc.).
Orientare gli utenti, i consumatori, gli appassionati a scegliere vini adatti ai loro gusti, esigenze e budget, segnalando eccellenze, buoni rapporti qualità/prezzo o bottiglie “da provare”.
Promuovere la cultura del vino diffondendo conoscenze enologiche e territoriali, valorizzando la diversità di vitigni, terroir, tecniche produttive e tradizioni locali.
Valorizzare i produttori di qualità dando visibilità a cantine meritevoli, siano esse note o emergenti, contribuendo al loro riconoscimento nazionale e internazionale.
Fornire strumenti per operatori del settore supportando sommelier, ristoratori, enotecari e importatori nelle loro scelte professionali, grazie a dati affidabili e aggiornati.
Documentare le tendenze del settore monitorando cambiamenti nel gusto, nelle tecniche di vinificazione, nei vitigni emergenti e nelle zone in ascesa.
La rivista proporrà schede tecniche dei vini (con punteggi), approfondimenti su cantine e territori, classifiche (top 10, vini da comprare, vini “rivelazione”), glossari e consigli per la degustazione, suggerimenti di abbinamento vino-cibo “Wine & Food”.
Valorizzerà i vigneti e il loro territorio, i paesaggi, la loro storia (vino-turismo “Wine & Tourism“).
Domanda: Un appello agli addetti del settore?
Risposta: I vignaioli italiani devono lavorare molto per darsi più visibilità e competitività con la Francia, con prodotti migliori che puntino alla conquista dei mercati di tutto il mondo.
Domanda: Visibilità: avete in mente una precisa strategia?
Risposta: Stiamo studiando l'opportunità di realizzare degli eventi, in Italia e all'estero, con delle degustazioni e premiazioni, con prestigiose giurie di sommelier internazionali.
Pensiamo a un vero e proprio tour enologico per far conoscere e posizionare al top la conoscenza delle cantine e i loro vini anche all'estero".