Caso Pilato-Tarantino, la Federnuoto apre un’indagine: “Accerteremo i fatti”


ROMA – La Federnuoto aprirà un’indagine interna sul caso di Benedetta Pilato e Chiara Tarantino, le due azzurre fermate per furto a Singapore dalla polizia aeroportuale. Lo ha stabilito la procura federale, che avvierà l’inchiesta al rientro dall’attuale sospensione estiva delle attività del procuratore.

Secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stata Tarantino – a insaputa della compagna di squadra – a nascondere dei profumi nella borsa di Pilato, circostanza che ha portato al fermo da parte delle autorità locali. Sarà ora la giustizia sportiva a chiarire l’episodio e a valutare eventuali provvedimenti.

L’intervento dell’ambasciata

La vicenda si è risolta in poche ore grazie all’intervento dell’ambasciata italiana a Singapore e della Farnesina, che hanno seguito il caso senza che fosse necessario un coinvolgimento diretto del ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Le autorità locali, note per la loro severità, hanno trattenuto inizialmente i passaporti delle due atlete, salvo poi restituirli dopo il chiarimento dei fatti e il riconoscimento del modesto valore della merce.

In un primo momento erano state coinvolte anche Anita Bottazzo e Sofia Morini, subito rilasciate. Fondamentale la mediazione dell’ambasciatore Dante Brandi – ex pallanuotista – e del segretario di legazione Fabio Conte, che hanno seguito da vicino la situazione.

Il post di Benedetta Pilato

Dopo l’episodio, Chiara Tarantino ha chiuso i propri canali social mantenendo il silenzio, mentre Benedetta Pilato ha affidato un messaggio ai suoi follower:
“Non ho mai avuto intenzione di compiere gesti inadeguati, e chi mi conosce sa quanto tengo ai valori dello sport, alla correttezza e all’onestà personale. Sono stata indirettamente coinvolta in uno spiacevole episodio”.

Adesso la parola passa alla Federnuoto, che dovrà stabilire se e quali conseguenze disciplinari applicare alle due atlete.