Ostuni, bomba a mano davanti allo studio del sindaco Pomes: indagini in corso


OSTUNI –
Momenti di tensione ieri sera a Ostuni, in provincia di Brindisi, dove una bomba a mano è stata rinvenuta in una stradina vicina allo studio professionale del sindaco Angelo Pomes, a poche decine di metri da Palazzo di Città. Sul posto sono intervenuti gli artificieri, che hanno rimosso l’ordigno in sicurezza. Secondo gli investigatori, la bomba non sarebbe stata in grado di esplodere.

La scoperta è stata fatta da un uomo che aveva parcheggiato l’auto a pochi metri. Le indagini sono condotte dal commissariato locale e gli investigatori ritengono probabile che si tratti di un atto intimidatorio nei confronti del primo cittadino, sindaco dal maggio 2023 con il sostegno di una coalizione di centrosinistra. Solo pochi giorni fa, alla vigilia di Ferragosto, una telefonata anonima aveva segnalato la presenza di un ordigno all’interno di Palazzo di Città, risultata poi un falso allarme.

Sulla vicenda è intervenuto il Partito Democratico pugliese. Il segretario regionale, Domenico De Santis, ha espresso “ferma condanna per la grave intimidazione” e vicinanza a Pomes e alla comunità ostunese. “Si tratta del 31esimo amministratore pugliese del Pd colpito da minacce o atti intimidatori riconducibili a contesti mafiosi o criminali – ha sottolineato – colpire un sindaco significa colpire una comunità e la democrazia. Non permetteremo a nessuno di condizionare le decisioni pubbliche con la violenza”.

Anche il capogruppo di CON alla Regione Puglia, Alessandro Leoci, ha definito l’episodio “di estrema gravità” e ha espresso piena solidarietà al sindaco e alla comunità. “È intollerabile che un amministratore pubblico debba vivere e lavorare sotto la minaccia di simili atti – ha dichiarato – la violenza e la paura non devono trovare spazio nella nostra terra”.

Leoci ha inoltre ribadito l’impegno a difendere legalità e democrazia, valori che “mai nessuno potrà piegare con intimidazione e violenza”.