Parlamento vietato
| Marcello Strazzeri |
FRANCESCO GRECO. ROMA - A chi oggi lamenta il degrado della classe politica, la casta che vive, e bene, di gaffe, e mentre il mondo va veloce, galleggia fra cristallizzati pregiudizi, lucra lucide ossessioni, devota a interessate militanze, fa d’uopo ricordare che il fenomeno non è dei nostri tempi. Ma molto, molto antecedente.
Oggi, seconda Repubblica, è solo esploso, divenendo una volgare patologia. Anche perché oggi la politica è mutata: non ci sono i partiti strutturati, le scuole a fare formazione e selezione, le sezioni, e non c’è manco un minimo di dibattito: tutto è declinato nel soggettivismo più squallido, lontano dalla società civile.
Anche per questo siamo circondati/governati da politicanti della domenica, spregiativamente schedati come “scappati di casa”.
Gente che scambia il Libano per la Libia, dice che i poveri mangiano meglio dei ricchi (infatti alle mense Caritas arrivano con Suv e abiti griffati), che Cristoforo Colombo è contemporaneo di Leonardo e altre castronerie su cui si scrivono tomi.
E anche per questo i talentuosi appena possono se ne vanno, perché tutto è livellato verso il basso e la mediocrità , genio e intelligenza sono combattuti. Costano per la formazione e sono “regalati” agli altri Paesi, che li valorizzano e li pagano bene.
Anche in prima Repubblica il fenomeno era diffuso: la casta era tetragona a ogni ricambio e faceva muro. Trasversale a destra, centro e sinistra.
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| Pietro Licchetta |
Ecco, di seguito, alcuni esempi.
Il prof. Marcello Strazzeri (1944-2021) fu prima docente di Sociologia del Diritto e poi preside della Facoltà di Scienze della Formazione a Unisalento.
Fu consigliere regionale del Pci. E a Bari si fermò la sua carriera politica.
Centrista, sindaco di Poggiardo (Lecce), poi consigliere regionale, l’ing. Aurelio Gianfreda si candidò in Parlamento negli anni Novanta.
Il partito, il CCD, gli mise contro Casini. Che, ovviamente, fu eletto.
Carriera stroncata.
Il professor Pietro Licchetta (Corsano, Lecce, 1921-1988) fu sindaco Dc della sua città (1951-1956), comiziava incantando le folle, citazioni in greco e latino. Fu poi assessore dei LLPP alla Provincia di Lecce e successivamente Presidente della stessa.
Cercò di diventare parlamentare. Aveva uno sponsor d’eccellenza: Amintore Fanfani. Non bastò: il “fuoco amico” gli sbarrò la strada.
Il professor Donato Margarito (Rifondazione Comunista), docente, critico letterario e scrittore, fu assessore al Welfare alla Provincia di Lecce per ben tre legislature.
Cercò di andare in Parlamento, telefonò più volte al capo del suo partito, che rispose quando la data della presentazione delle candidature fu abbondantemente bypassata.
Restò a Montesano Salentino.
L’avvocato Luigi Renna (Racale, Lecce, 1942-2019), fu un raffinato esperto in materia di diritto del lavoro. Difese in tribunale gli operai espulsi dalle aziende del calzaturiero (anni Ottanta).
Fu consigliere provinciale del Pci. Tentò di fare uno step parlamentare. Verboten!
