Prima analisi vendemmia 2025: il Primitivo di Manduria promette un’annata di alta qualità


MANDURIA - La vendemmia del Primitivo di Manduria 2025 è ancora in corso, ma le prime valutazioni lasciano ben sperare: sarà un’annata di eccellente qualità. “Fino ad oggi il raccolto si presenta ottimo sotto il profilo qualitativo”, afferma Novella Pastorelli, Presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria. L’area di produzione comprende 18 comuni tra Taranto e Brindisi, dove le uve stanno maturando in condizioni ideali.

Secondo Pastorelli, l’estate calda, asciutta e ventilata, con la tramontana a soffiare dal nord, ha impedito lo sviluppo di marcescenze legate all’umidità. “Il clima costante, le scarse piogge e la buona ventilazione hanno garantito la giusta maturazione e preservato la salute dei grappoli. Il frutto si presenta di eccellente qualità, con alta concentrazione zuccherina”. La raccolta è iniziata dagli alberelli, caratterizzati da una produzione più contenuta, per estendersi successivamente alle zone costiere e all’entroterra. La vendemmia proseguirà fino a metà settembre.

“Possiamo già affermare che ci sono tutti i presupposti per ottenere vini corposi, ricchi di colore e struttura, con il bouquet tipico del Primitivo di Manduria Dop”, aggiunge Pastorelli. La cura e la dedizione dei viticoltori, impegnati nella selezione dei grappoli migliori e nel rispetto dei tempi ideali di maturazione, sono il vero segreto della qualità finale. Le aziende vinicole sono pronte a trasformare queste uve in vini straordinari, esaltando le caratteristiche uniche del Primitivo di Manduria.

Sul fronte del mercato, il Primitivo registra segnali incoraggianti: le giacenze sono calate dell’8,5% rispetto allo scorso anno, passando da 571.660 ettolitri al 31 luglio 2024 a 523.615 ettolitri al 31 luglio 2025, mentre l’imbottigliato nel primo semestre 2025 è cresciuto del 7% rispetto allo stesso periodo del 2024.

“Il mercato è in continua evoluzione – sottolinea Pastorelli –. Gli Stati Uniti mantengono i dazi al 15% e i consumi dei vini rossi cambiano costantemente. Nonostante ciò, restiamo positivi perché il nostro prodotto rappresenta un valore unico, autentico e insostituibile. Ovunque siamo andati, dall’Europa alla Cina, il Primitivo di Manduria ha dimostrato grande appeal e continua a essere molto richiesto come grande rosso italiano”.

Con queste premesse, la vendemmia 2025 promette di rafforzare ulteriormente la reputazione internazionale del Primitivo di Manduria, confermandolo come uno dei fiori all’occhiello della viticoltura pugliese.