Tecnologie eco-sostenibili per i grandi eventi sportivi internazionali: il caso delle Olimpiadi


Le Olimpiadi sono uno degli eventi sportivi più seguiti al mondo, per via della loro portata mondiale. Pertanto, non è difficile pensare quanto salga il numero di scommettitori in questa occasione. I bookmaker italiani ed anche i bookmakers stranieri non AAMS si fanno trovare preparati e puntano su queste grandi manifestazioni sportive per offrire agli utenti quote e promozioni dedicate alle Olimpiadi.

Il fervore che caratterizza le Olimpiadi lascia spazio anche alla questione della sostenibilità, tema diventato una delle priorità principali del Comitato Olimpico Internazionale negli ultimi anni. Il CIO, per rendere tutte le Olimpiadi più sostenibili, sia quelle estive che le olimpiadi invernali, si sta allineando alle linee guida ed alle strategie volte all’ecosostenibilità. In particolare, promuovendo l’Agenda Olimpica 2020 e il suo aggiornamento, chiamato Agenda 2020+5.

Ecco quali sono le tecnologie che verranno implementate (o che già sono attive) per organizzare i grandi eventi sportivi internazionali in ottica sostenibilità, con particolare riferimento alle Olimpiadi di Milano-Cortina del 2026.

Organizzare le Olimpiadi ecosostenibili

Uno dei primi modi per sostenere la sostenibilità olimpica è il riutilizzo delle infrastrutture esistenti. Come già avvenuto per le Olimpiadi di Parigi 2024, con il riutilizzo del 95% degli impianti costruiti in precedenza o di quelli temporanei destinati allo svolgimento delle manifestazioni olimpiche, le città ospitanti vengono incoraggiate a riutilizzare gli impianti sportivi esistenti a scapito della costruzione ex novo di impianti permanenti per lo sport.

È ampiamente noto, infatti, che le nuove costruzioni hanno un impatto ambientale spesso molto dannoso, associato anche alle emissioni di CO₂. Gli organizzatori delle Olimpiadi si impegneranno a calcolare, ridurre e compensare le emissioni di gas serra, utilizzando energie rinnovabili e sistemi di trasporto elettrici. Si guardi all’esempio delle Olimpiadi di Tokyo 2020, in occasione delle quali sono state compensate tutte le emissioni usando energia 100% rinnovabile nei villaggi olimpici.

Oltre alle strutture, anche i materiali possono essere riutilizzati. Da quelli destinati all’edilizia a quelli necessari alla realizzazione delle medaglie, le Olimpiadi sostenibili puntano al riciclo dei materiali. Sempre citando Tokyo 2020, le medaglie erano fatte con metalli riciclati provenienti dagli scarti degli smartphone e di altri device elettronici. E l’economia circolare è tangibile anche nella realizzazione di uniformi, torce e arredi del villaggio olimpico, sempre più realizzati con materiali riciclati o riciclabili. I villaggi degli atleti, tra l’altro, vengono costruiti con criteri di bioedilizia e spesso vengono riutilizzati dopo i giochi per creare nuovi alloggi per i cittadini o per i turisti, uffici o spazi pubblici.

Altro ambito in cui si può fare molto a vantaggio della sostenibilità è quello dei trasporti. I mezzi a basso impatto ambientale non mancano, infatti le città interessate dalle Olimpiadi sono invitate a potenziare la mobilità pubblica e sostenibile aumentando le corse delle metropolitane, incrementando i bus elettrici e costruendo piste ciclabili. Anche pensando a degli incentivi per gli spostamenti a basso impatto ambientale dedicati agli atleti, ai lavoratori del comparto olimpico ed ai tanti appassionati di sport e turisti che raggiungeranno la città per assistere alle gare olimpiche.

Per assicurarsi che gli standard di sostenibilità vengano rispettati, il CIO richiede report dettagliati con cadenza regolare sull’impatto ambientale e sociale dei Giochi. Ogni edizione olimpica, infatti, deve rispettare criteri minimi di sostenibilità ambientale e aderire allo standard ISO 20121 che si occupa della gestione sostenibile degli eventi.

Sostenibilità a Milano-Cortina 2026: iniziative e criticità

Fatta questa premessa che, in linea generale, può essere applicata a tutte le manifestazioni sportive che credono nell’importanza della sostenibilità ambientale, si può guardare a cosa, nello specifico, si sta facendo per le Olimpiadi di Milano-Cortina che si svolgeranno dal 6 al 22 febbraio 2026 per la categoria dei Giochi Olimpici Invernali, e dal 6 al 15 marzo 2026 per i Giochi Paralimpici Invernali.

I temi centrali riguarderanno l’energia e la mobilità, con iniziative che vedranno l’installazione di 300.000 m² di impianto fotovoltaico e l’alimentazione tramite teleriscaldamento da fonti di recupero alla Fiera di Milano, sede delle competizioni sul ghiaccio, riducendo del 50% le emissioni entro il 2030 e puntando alla neutralità carbonica a medio termine.

Il parco mezzi ufficiale delle Olimpiadi prevede una dotazione di veicoli che saranno 50% elettrici, 25% ibridi e 25% diesel Euro 6. Inoltre, tutta l’energia utilizzata – compresa quella destinata agli impianti sciistici – arriverà da fonti rinnovabili.

Per quanto riguarda la realizzazione delle strutture e l’utilizzo di materiali riciclabili, si può già dire che il Villaggio Olimpico di Milano, realizzato nello Scalo di Porta Romana, sarà carbon neutral, e cioè realizzato con l’integrazione di edifici ristrutturati e nuovi in legno certificato o riciclato, pannelli fotovoltaici, recupero dell’acqua piovana e giardini verticali. Infine, nel quartiere Fiera Milano saranno ristrutturati i padiglioni adottando soluzioni modulari e sostenibili, lasciando in eredità uno spazio indoor di 35.000m².