Ustioni gravi: al Policlinico di Bari la chirurgia biorigenerativa riduce mortalità e tempi di guarigione


Guarita una bimba di 18 mesi con ustioni estese al 40%: evitati innesti grazie a un innovativo protocollo terapeutico

BARI – Una bambina di appena 18 mesi, gravemente ustionata su oltre il 40% del corpo, è stata salvata al Policlinico di Bari grazie a un innovativo approccio terapeutico che combina escarolisi enzimatica precoce e chirurgia biorigenerativa. Il nuovo protocollo ha permesso una guarigione completa in soli 35 giorni, senza complicanze né trapianti cutanei.

Il modello, già attivo presso il Centro Ustioni dell’ospedale barese, rappresenta un importante passo avanti nel trattamento delle ustioni gravi, in particolare nei pazienti pediatrici. «L’escarolisi enzimatica consente di rimuovere il tessuto necrotico in modo selettivo, preservando il derma vitale e riducendo drasticamente il rischio di infezioni sistemiche», spiega il direttore del Centro, Giulio Maggio.

Successivamente, entra in azione la chirurgia biorigenerativa, che utilizza matrici biostimolanti, membrane biologiche o biosintetiche che favoriscono la rigenerazione spontanea della cute senza necessità di prelievi da altre aree corporee. «Questa tecnica – aggiunge Maggio – consente di evitare grandi rimozioni chirurgiche e cicatrici invalidanti, offrendo una qualità di guarigione superiore».

Il protocollo ha già ottenuto risultati significativi: il caso della bambina, che inizialmente era stata ricoverata in rianimazione, ne è la dimostrazione. Le ustioni, localizzate sul torace, sono state trattate in modo mini-invasivo e con un decorso rapido e privo di complicazioni.

L’approccio biorigenerativo sarà protagonista del prossimo congresso nazionale SIUST (Società Italiana Ustioni) che si terrà a Bari l’11 e 12 giugno 2026, dal titolo “Chirurgia biorigenerativa: algoritmi rigenerativi a confronto tra i Centri Ustione italiani”.

Il Centro ustioni del Policlinico, che collabora strettamente con l’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Plastica diretta dal prof. Giuseppe Giudice, sarà inoltre uno dei fulcri del nuovo Trauma Center in fase di costituzione presso il presidio Asclepios.

«Questo risultato è frutto di un investimento costante in innovazione e competenze – ha commentato il direttore generale Antonio Sanguedolce –. La capacità di adottare protocolli avanzati nei casi più critici rappresenta un traguardo importante per la sanità pugliese e nazionale».