Bari, la “Notte delle chiese aperte”: sei luoghi di culto straordinariamente visitabili il 26 settembre


BARI – La città vecchia si prepara ad accogliere la prima edizione della “Notte delle chiese aperte”, in programma venerdì 26 settembre 2025 dalle 19.30 alle 23.00. L’iniziativa, promossa dal Municipio 1 in collaborazione con la Parrocchia Cattedrale di Bari, la Delegazione FAI di Bari, l’A.S.D. Nuova Danzarte e i Timpanisti Nicolaus Barium, nasce da un’idea di don Franco Lanzolla e rappresenta un’occasione unica per scoprire alcuni dei tesori nascosti del borgo antico.

Saranno sei le chiese straordinariamente aperte al pubblico: San Giacomo (piazza Cattedrale), Santa Maria degli Angeli (via Boemondo), San Domenico (via Boemondo), San Michele (strada de Gironda), Sant’Antonio da Padova (strada San Marco) e Santa Chiara (strada Santa Chiara). I volontari del FAI accompagneranno i visitatori con racconti e approfondimenti storici, mentre i danzatori di Danzarte e i timpanisti Nicolaus Barium arricchiranno l’evento con momenti artistici e musicali.

San Michele Arcangelo

Il percorso guidato, della durata di circa un’ora, partirà dalla chiesa di San Giacomo ogni ora a partire dalle 20.00. La serata si aprirà con il concerto dei Timpanisti Nicolaus Barium in piazza Cattedrale (ore 19.45). È previsto un contributo di 3 euro per gli iscritti FAI e di 5 euro per i non iscritti.

“La città antica è un vero scrigno di tesori, molti dei quali poco conosciuti – ha sottolineato Gioacchino Leonetti, capo Delegazione FAI di Bari –. Le nostre chiese raccontano storie straordinarie, come quella di San Francesco, che predicò a Santa Maria degli Angeli durante il suo soggiorno a Bari, o la cripta di San Michele, dove nel 1087 furono depositate per tre giorni le reliquie di San Nicola”.

San Domenico

L’evento è stato presentato a Palazzo della Città dall’assessore alle Culture Paola Romano, dalla presidente del Municipio I Annamaria Ferretti, dal consigliere municipale Giuseppe Corcelli, promotore del progetto, insieme a rappresentanti delle confraternite e delle associazioni coinvolte.

“È l’amore per la nostra città ad averci guidato – ha dichiarato Corcelli –. Vogliamo valorizzare e tutelare il borgo antico, rendendo accessibili luoghi di culto spesso chiusi al pubblico. Ci auguriamo che questa sia la prima di tante edizioni”.

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