Capotorti Music Festival, recital tra Ottocento e Novecento con Angione e Laureti
MOLFETTA - Musiche di Berio, Brahms e Ravel compongono il programma del raffinato recital in programma domenica 21 settembre, alle ore 20.30, nel chiostro di San Domenico a Molfetta, per il Capotorti Music Festival. L’esibizione vedrà protagonisti i pianisti Carlo Angione e Umberto Jacopo Laureti su due pianoforti. La direzione artistica del festival è curata da Nicola Petruzzella, mentre l’organizzazione è affidata all’omonimo sodalizio presieduto da Vito Giovanni Maria Mastrorilli, fondatore della manifestazione dedicata a Capotorti, compositore vissuto tra Sette e Ottocento e tra i protagonisti della cosiddetta «scuola napoletana».
Il concerto si aprirà con «Wasserklavier» di Luciano Berio, tratto dai Six Encores, composizioni dedicate alla tastiera e ispirate ai quattro elementi naturali, scritte tra il 1965 e il 1990. Questo pezzo, piccolo gioiello di frammenti ciclici, nasce nel pieno dell’avanguardia italiana e richiama conversazioni tra amici a New York su Brahms e Schubert.
Seguirà la Sonata per due pianoforti op. 34 bis di Johannes Brahms, composta nel 1872, tra le meno note del repertorio del musicista tedesco. L’opera, articolata in quattro movimenti, spazia dal solenne Allegro ma non troppo, passando per l’Andante un poco adagio, fino allo Scherzo fantasioso e al Finale, compendio della forma sonata.
Il programma si chiuderà con «La Valse» di Maurice Ravel, versione per due pianoforti del poema coreografico commissionato da Diaghilev e definita dallo stesso Ravel come un’apoteosi del valzer viennese, eseguita per la prima volta a Vienna nel 1920 insieme ad Alfredo Casella.
L’ingresso al concerto è a pagamento. Per informazioni: 347.6802707.
Il concerto si aprirà con «Wasserklavier» di Luciano Berio, tratto dai Six Encores, composizioni dedicate alla tastiera e ispirate ai quattro elementi naturali, scritte tra il 1965 e il 1990. Questo pezzo, piccolo gioiello di frammenti ciclici, nasce nel pieno dell’avanguardia italiana e richiama conversazioni tra amici a New York su Brahms e Schubert.
Seguirà la Sonata per due pianoforti op. 34 bis di Johannes Brahms, composta nel 1872, tra le meno note del repertorio del musicista tedesco. L’opera, articolata in quattro movimenti, spazia dal solenne Allegro ma non troppo, passando per l’Andante un poco adagio, fino allo Scherzo fantasioso e al Finale, compendio della forma sonata.
Il programma si chiuderà con «La Valse» di Maurice Ravel, versione per due pianoforti del poema coreografico commissionato da Diaghilev e definita dallo stesso Ravel come un’apoteosi del valzer viennese, eseguita per la prima volta a Vienna nel 1920 insieme ad Alfredo Casella.
L’ingresso al concerto è a pagamento. Per informazioni: 347.6802707.
