Flotilla verso Gaza, Crosetto: attacchi inaccettabili, ma navi italiane non entreranno in conflitto


ROMA – Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha condannato con fermezza gli ultimi attacchi alla Global Sumud Flotilla, che nella notte hanno colpito 11 imbarcazioni a sud di Creta con droni, bombe sonore e spray urticanti. In un’informativa urgente alla Camera dei Deputati, Crosetto ha annunciato che, oltre alla fregata Frasan, l’Italia invierà un’altra nave, l’Alpino, per prestare eventuale soccorso ai connazionali impegnati nella missione umanitaria verso Gaza.

Il ministro ha chiarito che non è intenzione dell’Italia muovere navi militari per fare la guerra a un Paese amico, riferendosi a Israele. «Il clima è preoccupante. Non siamo in grado, una volta che le navi saranno uscite dalle acque internazionali e entreranno in quelle di un altro Stato, di garantire la sicurezza», ha sottolineato, ricordando che Israele considera la missione della Flotilla un atto ostile.

Crosetto ha quindi spinto per un percorso alternativo: far arrivare gli aiuti a Cipro, tramite la Chiesa, e da lì verso Gaza, evitando che i partecipanti alla missione entrino effettivamente nella Striscia. La stessa informativa sarà ripetuta oggi in Senato.

Pur definendo gli attacchi alla Flotilla «totalmente inaccettabili», il ministro si è interrogato sulla necessità di rischiare vite italiane: «Era davvero necessario mettere a repentaglio l’incolumità di cittadini italiani per portare aiuti a Gaza? Il governo ha già sostenuto in maniera significativa la popolazione nella Striscia, siamo in grado in poche ore di portare aiuti».