Foggia, uccisa a coltellate: le ultime parole di Hayat Fatimi alla Polizia


FOGGIA – “Ho finito di lavorare, il tempo di arrivare a casa e lui sta correndo dietro di me, sta dietro di me. L’ho denunciato, sta arrivando verso di me”. Sono queste le ultime parole pronunciate da Hayat Fatimi, 46enne uccisa la notte del 7 agosto scorso a coltellate dall’ex compagno, durante una drammatica telefonata alla Polizia di Stato.

Secondo quanto riportato dagli atti dell’inchiesta, la donna aveva già denunciato in precedenza l’uomo, Tariq El Mefedel, di origine marocchina, che nonostante il divieto di avvicinamento continuava a seguirla nei pressi della sua abitazione in vico Cibele. “Mi seguiva tutti i giorni – diceva Fatimi – lo caccio, ma lui viene lo stesso”.

La telefonata si interrompe bruscamente mentre il poliziotto al telefono sente le urla della donna. Gli agenti giungono sul posto e trovano la 46enne riversa a terra in una pozza di sangue. Per lei non c’è nulla da fare.

L’ex compagno viene arrestato poche ore dopo a Roma, con indosso gli abiti ancora sporchi di sangue.