Porto di Leuca, decadenza della concessione: scontro tra maggioranza e minoranza
CASTRIGNANO DEL CAPO – Il Porto di Leuca torna al centro del dibattito politico cittadino dopo che la Regione Puglia ha dichiarato decaduta la concessione demaniale marittima affidata alla società Porto Turistico Marina di Leuca S.p.A., di cui il Comune detiene il 49% come socio di minoranza.
La determina ufficiale, pubblicata sull’albo pretorio regionale, evidenzia mancata esecuzione delle opere previste per il completamento del porto e il mancato rispetto degli obblighi contrattuali, inclusi i valori di trasparenza e lealtà . La concessione, avviata nel 2008 e prevista per 49 anni e 7 mesi, avrebbe dovuto garantire la realizzazione di opere e servizi migliorativi nell’area portuale.
La posizione della minoranza
I consiglieri di minoranza del Comune di Castrignano del Capo avevano denunciato le stesse inadempienze già con un esposto del 21 luglio. “Fino a pochi mesi fa abbiamo esortato l’amministrazione comunale ad attivarsi legalmente nei confronti degli organi societari. Non abbiamo mai ricevuto risposta. Oggi non l’opposizione ma la Regione, la Procura e altre autorità ci dicono quanto al contrario fossero torbide le acque del porto”, affermano i cinque consiglieri in una nota.
La replica della maggioranza
Il Sindaco Petracca ha risposto prontamente, definendo “inaccettabile” il tentativo della minoranza di attribuirsi meriti. “Basta leggere le carte per comprendere che il Comune non ha frapposto ostacoli all’avvio dei lavori previsti e non è stato connivente di fronte alle irregolarità emerse”, ha dichiarato.
Il primo cittadino sottolinea inoltre che la sopravvenuta inadempienza della società è stata un fatto imprevedibile. “Oggi il Comune prende atto della nuova situazione, senza piegarsi a strumentalizzazioni di parte”, conclude Petracca.
