Regionali Puglia, Emiliano: “Amareggiato da Decaro ma lo sosterrò. Centrodestra indietro di 30 punti”
BARI – Michele Emiliano non nasconde il dispiacere per le ultime tensioni interne al centrosinistra pugliese in vista delle elezioni regionali del 23 e 24 novembre. Intervenuto a 10 minuti, la trasmissione di Rete4 condotta da Nicola Porro, il governatore ha raccontato i retroscena del suo passo indietro rispetto alla candidatura al Consiglio regionale.
“Sono un po’ arrabbiato – ha spiegato – perché Decaro mi ha fatto esporre sulla mia candidatura e poi, sul giornale, ho letto che non voleva più che mi candidassi. Ci sono rimasto male. Avevamo concordato tutto mesi fa: io non avrei inseguito il terzo mandato e mi sarei candidato a suo sostegno. Poi, improvvisamente, ha cambiato idea”.
Nonostante la delusione, Emiliano ha confermato la sua lealtà: “Io e Decaro stiamo insieme, lo voterò e lo sosterrò. Non siamo divisi: in Puglia abbiamo sempre superato certe paturnie senza dividerci”.
“Centrodestra indietro di 30 punti”
Emiliano ha poi richiamato i dati dei sondaggi: “In Puglia il centrodestra è indietro di 30 punti. Anche senza Decaro possiamo vincere, persino con un candidato del M5S. Questo dimostra che in vent’anni di governo regionale le cose sono andate bene”.
“Non sono un cacicco”
Il presidente ha respinto l’etichetta di capo di un sistema di potere: “Se fossi stato un cacicco non sarebbe finita così. Decaro non avrebbe potuto permettersi di dire ‘io mi candido se Emiliano non si candida’. Ho la coscienza tranquilla. Mi dispiace solo non poter continuare a lavorare per la Regione, ma non butto vent’anni in cui abbiamo cambiato la storia della Puglia”.
La stoccata ai magistrati
Infine, un passaggio critico sul sistema giudiziario: “I magistrati commettono moltissimi errori. È successo a Milano, dove il Riesame ha revocato misure considerate velleitarie, ed è accaduto anche a Lecce con il mio ex assessore Alessandro Delli Noci, costretto alle dimissioni. I magistrati hanno un potere devastante e dovrebbero esercitarlo con maggiore cautela. Purtroppo, le riforme del governo peggioreranno la situazione”.
