Rider morto, Palmisano (M5S): “Il sistema costringe i giovani a rischiare la vita per pochi euro”


BARI - “Una doppia tragedia che ci colpisce profondamente. È un dolore immenso la morte di un ragazzo di soli 18 anni, vittima di un incidente stradale mentre lavorava come rider in bicicletta. Una giovane vita spezzata troppo presto, durante un lavoro precario e spesso invisibile, che mette a rischio sicurezza e dignità dei nostri ragazzi. In questa tragedia si intrecciano due dolori: quello della perdita umana e quello di un sistema che costringe tanti giovani a rischiare la propria vita per pochi euro. Alla famiglia, agli amici e a tutta la comunità di Andria va la nostra più sincera vicinanza”.

Lo afferma l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Valentina Palmisano, in riferimento alla morte del 18enne rider Nicola Casucci. “Il cordoglio non basta – conclude Palmisano – serve un impegno concreto per tutelare davvero chi lavora, soprattutto i più giovani, soprattutto chi lavora per vivere e non per morire. Non possiamo accettare che il lavoro significhi pericolo”.