Roma: “Piccoli, ma liberi”, presentato il programma 2025-2026 del Teatro “Le Sedie”
FRANCESCO GRECO. ROMA – “Piccoli, ma liberi!” (Andrea Pergolari, autore, regista). Un mantra, una rigorosa linea ideologica, un’idea di teatro che declina nella militanza. Sociale e politica. Il momento è grave, occorre tener deste le coscienze, per evitare tragedie epocali. E il teatro, da Eschilo a Carmelo Bene, assolve al suo ruolo storico ed etico.
Siamo al Teatro “Le Sedie”, Roma Nord (Cassia, Flaminia, Prima Porta, Labaro), alla presentazione del programma della stagione 2025-2026 (XVI edizione).
Bella gente, alcuni prenderanno la parola. Riconosciamo due figli d’arte: Massimiliano Pazzaglia, che propone un testo del padre Riccardo “Assassini puntualissimi” (5, 8 dicembre), “una sconsacrazione del giallo classico” e Massimo Benenato, scrittore, che presenta e dirige un suo testo, “Battibecchi d’amore” (6, 7, 8 marzo).
Alla fine sortiremo nella calda notte romana felici e ricchi di quell’energia universale (serendipity) che a saperla indovinare fluttua nell’aria e ci imbratta di poesia con la “p” maiuscola.
“È un onere sempre più pesante – aggiunge Pergolari – anche in presenza di tagli alla cultura, a rassegne e festival…”. Ci viene in mente quel ministro che diceva: “La cultura non dà da mangiare”. Voleva darcela a bere. Precisa Andrea: “Risorse stornate per l’economia di guerra”. Della serie: svuotate i granai, riempite gli arsenali.
Ma qui si resiste, si lavora, ci si mette in discussione, si fa ricerca, sperimentazione, si scrivono testi nuovi, si recuperano personaggi importanti e carismatici pur ignorati dal mainstream (“Alice Guy Blaché, la visionaria dimenticata”, regista francese protofemminista fatta rivivere da Maurizio Matteucci, 28, 29 marzo).
“Le Sedie” coltiva intensamente e meritoriamente il ruolo pedagogico del teatro, coinvolgendo i bambini del quartiere in laboratori seguitissimi e i ragazzi con proposte mirate.
E i cineforum curati da Ivelise Perniola e i concerti (primo: Manuela Pasqui e Danielle De Maio, “R-Esistenze”, di donne negli anni del fascismo, alle cui prove assistiamo). Seguirà “Nuvole Barocche” (Omaggio a De André), 27 settembre, e a novembre (28) Venditti-De Gregori.
Per motivi di spazio citiamo solo alcuni degli spettacoli in cartellone che da qui a maggio 2026 saranno proposti, sempre sottolineati dalla massima qualità e accuratezza filologica e artistica (programma completo su www.teatrolesedie.it), evidenziando una particolare modulazione “gialla” (da Sergio Martino, “I corpi presentano tracce di violenza carnale” – 4 ottobre – ad Agatha Christie ed Ellery Queen).
“Le donne di Mozart”, ideazione e regia di Francesca Stajano Briganti (17, 18 ottobre, foto), curiosamente vietato ai minori di 16 anni: “Ci sono concetti che potrebbero turbare”, osserva Josko Conte, l’attore che lo interpreterà al tavolino con Martina.
“Il mio nome è Bohumil”, riflessioni dello scrittore ceco Hrabal. “I ragazzi terribili”, di Jean Cocteau (12, 13, 14 dicembre), “molto attuale”. “Una leggera fluttuazione”, di Roberta Bobbi (13, 14, 15 marzo).
E ancora: Michael Ende, De Filippo, Feydeau, Leopardi, Shakespeare. Significativa anche la coniugazione politica e storica, da Falcone a Vincenzo Rabito. Nel cuore insonne, ispido del nostro tempo.
E allora, sipario: Roma c’è.
