A Bari la tappa pugliese della Roadmap 2025 di Conlegno: focus su filiera, mercato e nuove normative europee


BARI – Il mercato europeo del legno vive una fase di forte tensione, sospeso tra scarsità di materia prima, aumento dei costi e nuove sfide regolatorie. Di questo si è discusso all’Hotel Parco dei Principi di Bari, in occasione della Roadmap 2025 di Conlegno, che ha riunito imprese, istituzioni ed esperti del settore per approfondire le prospettive del mercato, l’impatto delle nuove norme UE – EUDR sulla deforestazione e PPWR sugli imballaggi – e le conseguenze degli scenari geopolitici internazionali.

L’appuntamento ha posto l’accento sulla situazione della Puglia, regione con una copertura forestale inferiore al 20% ma che, nel 2025, si colloca al terzo posto in Italia per superfici bruciate. Dal 1° gennaio al 15 ottobre gli ettari di bosco incendiati sono stati 8.009, contro i 3.077 di tutto il 2024, con 114 eventi registrati rispetto ai 68 dell’anno precedente. Numeri che, come hanno sottolineato i relatori, impongono una strategia di prevenzione strutturale e un coordinamento costante durante tutto l’anno.

Dopo i saluti istituzionali del Presidente di Rilegno, Nicola Semeraro, il giornalista Dario Fabbri ha tracciato un quadro geopolitico sui mercati delle materie prime. Angelo Mariano di Legnok ha illustrato le implicazioni operative del regolamento EUDR, la cui applicazione è attesa per il 2026, con particolare attenzione a tracciabilità, prove d’origine e geolocalizzazione. Dario Zanoni, dell’Istituto Italiano Imballaggio, ha poi esaminato le novità del Regolamento UE sugli imballaggi (PPWR) e i relativi impatti sulle imprese del territorio.

Sul fronte del mercato del legno, hanno offerto la loro analisi Giancarlo Frezza, della barese Frezza Legnami, Paolo De Benedetto, della Legnobotti di Brindisi, e Robert Giugni, Direttore Commerciale Europa del Gruppo Pfeifer.

In chiusura, Conlegno ha annunciato la realizzazione di un nuovo software per la progettazione e il design dei pallet, pensato per migliorare efficienza, sicurezza ed ecodesign. La presentazione ufficiale è prevista per il 7 novembre a Ecomondo, presso lo stand dell’associazione. Durante l’evento barese è stato anche presentato l’accordo nazionale tra Conlegno e Legambiente, volto a promuovere il tema delle foreste e dell’uso sostenibile del legno a livello regionale. La collaborazione prevede il sostegno al Forum Foreste sulla gestione forestale responsabile e, nel 2026, l’avvio del progetto pilota sulle “Segherie urbane”, dedicato al riutilizzo dei pallet e al recupero delle tavole in un’ottica di economia circolare.

«L’Italia che punta sul made in Italy manifatturiero, sulla filiera legno-arredo e sull’agroalimentare di qualità deve tutelare la reputazione delle proprie imprese, evitando ogni rischio di collegamento con la deforestazione», ha dichiarato Antonio Nicoletti, Responsabile Nazionale Aree Protette di Legambiente. «Servono gestione sostenibile, valorizzazione del patrimonio forestale e una visione condivisa tra istituzioni, economia, cultura e ricerca per definire entro il 2030 strategie di transizione ecologica per le foreste e i territori».

Dal punto di vista economico, la filiera del legno affronta una fase di forte tensione. In Europa centrale, la scarsità di tronchi e l’aumento dei costi – tra materia prima, trasporti, energia e lavoro – hanno compresso i margini, favorendo fusioni tra grandi operatori e costringendo molte segherie a ridurre la produzione. In Italia, il comparto resiste grazie alla domanda pubblica e agli investimenti del PNRR, soprattutto nel settore scuola, in crescita del 9,1% rispetto al 2024.

Per quanto riguarda i materiali, il lamellare per l’edilizia mostra una ripresa degli ordini e un incremento dei prezzi, con importazioni italiane in crescita e l’Austria come primo fornitore. I pannelli OSB hanno registrato rincari significativi nel 2025, mentre il compensato ha rallentato dopo l’introduzione dei nuovi dazi UE sull’import brasiliano. Nel settore pallet e imballaggi, i semilavorati segnano rincari importanti, con effetti diretti sulla logistica. Il comparto, secondo dati Fitok, segna un aumento del 6,8% da inizio anno ad agosto, ma risente dell’aumento dei costi delle forniture da Austria e Germania e di un mercato ancora lento nel riallineamento.

«Il messaggio che portiamo a Bari è operativo», ha spiegato Sebastiano Cerullo, Segretario Generale di Conlegno. «In un mercato teso non bisogna rincorrere i listini, ma governarli. Occorre pianificare approvvigionamenti a lungo termine, diversificare specie e fornitori, inserire clausole di indicizzazione e presidiare qualità e tempi di consegna. Conlegno offre strumenti concreti, dati e formazione per aiutare le imprese a proteggere i margini e garantire continuità alle forniture».