Bari capitale della salute: dal 20 al 22 ottobre torna “CiBari”, il festival del cibo che fa bene
Tre giorni di incontri, ricerca e cultura per promuovere alimentazione sana e sostenibile
BARI – Torna nel cuore del capoluogo pugliese “CiBari: il Cibo della Salute”, il festival dedicato al legame tra alimentazione, benessere e sostenibilità, in programma dal 20 al 22 ottobre in Piazza del Ferrarese, tra l’ex Mercato del Pesce e lo Spazio Murat.
Giunto alla terza edizione, l’evento è promosso dal Centro Interdipartimentale “Cibo in salute” dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e propone tre giornate di incontri, talk divulgativi, laboratori, mostre, spettacoli e competizioni culinarie per diffondere la cultura del cibo “funzionale” e della dieta mediterranea come strumenti di prevenzione e salute.
Durante la conferenza stampa di presentazione, moderata dalla prof.ssa Maria Lisa Clodoveo, sono intervenuti numerosi rappresentanti del mondo accademico e istituzionale. Il prorettore Vitorocco Peragine ha sottolineato come CiBari sia “un appuntamento che coniuga ricerca scientifica, divulgazione e partecipazione attiva dei cittadini, promuovendo la cultura della prevenzione e la qualità della vita”.
La prof.ssa Filomena Corbo, coordinatrice del Centro Interdipartimentale, ha evidenziato la missione del festival: “Favorire una cittadinanza consapevole e rafforzare il legame tra ricerca, cultura e comunità. CiBari mira a generare un impatto concreto, sociale ed economico, creando spazi di dialogo tra università, istituzioni, imprese e cittadini”.
Anche la Regione Puglia è protagonista dell’iniziativa. “Il nostro sistema agroalimentare è un laboratorio di innovazione e qualità – ha dichiarato Luigi Trotta, dirigente del Dipartimento Agricoltura – Promuovere la connessione tra ricerca scientifica, produttori e cittadini è essenziale per diffondere stili di vita sani e sostenibili”.
Sulla stessa linea l’assessore comunale Vito Lacoppola, che ha rimarcato l’importanza dell’educazione alimentare come “strumento di crescita civica e culturale, da promuovere nelle scuole e negli spazi pubblici, per formare cittadini consapevoli e attenti al proprio benessere”.
Il prof. Francesco Leonetti, direttore del Dipartimento di Farmacia dell’UniBa, ha definito CiBari “una piena espressione della Terza Missione dell’Università, che traduce la ricerca in valore condiviso per la comunità, rendendo la scienza accessibile e utile alla salute collettiva”.
Tra le novità di quest’anno, i progetti “C’è uno sportivo in cucina”, “C’è un medico in cucina” e “C’è un baby in cucina”, promossi dall’associazione Tipica Puglia, co-organizzatrice dell’evento. “Vogliamo creare un ponte tra ricerca, cucina e quotidianità – ha spiegato il fondatore Daniele Di Fronzo – per rendere la scienza del cibo un’esperienza concreta e alla portata di tutti”.
Nel suo messaggio di saluto, l’assessore regionale Donato Pentassuglia ha ricordato il ruolo centrale dell’olio extravergine di oliva pugliese, “alleato della salute e simbolo della nostra identità agroalimentare, al centro delle ricerche nutraceutiche e nutrigenomiche che saranno presentate durante il festival”.
L’iniziativa, accreditata dall’Ordine dei Giornalisti e dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi, vede la partecipazione di numerosi partner e sponsor tra cui Regione Puglia, Comune di Bari, Accademia di Belle Arti, Confindustria Bari-BAT, CNR, ASL Bari, LILT e CONI Puglia.
“CiBari 2025” si conferma così un grande laboratorio pubblico di conoscenza e partecipazione, in cui il cibo diventa veicolo di salute, cultura e sostenibilità, riaffermando Bari e la Puglia come punto di riferimento nazionale per l’alimentazione del futuro.
