Chi sono alcuni dei volti nuovi del tennis professionistico?


Ti è mai capitato di guardare in televisione un torneo ATP o WTA, perché noti la presenza di un atleta italiano, e pensare: “Ma questo/a chi è?”.

Può capitare con una certa insistenza, soprattutto se consideri che il tennis sta cambiando faccia e vive uno dei momenti più fortunati della storia. Ci sono migliaia di nuovi talenti pronti a iniziare gli allenamenti nella speranza di poter imitare i successi ottenuti da campioni di fama mondiale. Tra i soliti Djokovic, Zverev e Alcaraz, ora troviamo anche un certo Sinner, che è la pagina più bella del tennis italiano nel mondo.

E allora facciamo un gioco insieme: proviamo a scoprire come si compone la nuova generazione di atleti, pronti a conquistare la scena.

Tra sacrificio e passione: come nasce un “volto nuovo”

Chiaramente quando parliamo di “volto nuovo” non parliamo di giovani che appaiono e scompaiono al loro primo torneo regionale. E neppure di atleti influencer che lanciano trend sui social, tra un video su TikTok e un reel su Instagram!

Il tennis è uno sport piuttosto difficile, molto costoso e fatto di una lunga scalata all’interno del circuito professionistico. La costanza, gli allenamenti, gli appuntamenti in giro per il mondo servono ai tennisti per cercare il giusto palcoscenico e poter dimostrare il proprio potenziale. E da qui il sogno dei più resilienti è quello di poter non solo arrivare nella parte alta del ranking, ma di restarci il più a lungo possibile.

Ma chi sono allora questi giovanissimi atleti italiani, trainati da un leader come Jannik Sinner (1), e pronti a mettersi in mostra?

I nuovi azzurri che “affilano” le racchette

Lo abbiamo già detto: il tennis italiano vive un momento d’oro e dopo anni di alti e bassi può finalmente affidarsi a tennisti di punta come Lorenzo Musetti, Jasmine Paolini e Sara Errani, ma anche a giovanissimi talenti scalpitanti.

Ecco alcuni nomi di giovani tennisti (2) che ti consigliamo di conoscere, perché è certo che nei prossimi mesi (o anni) sentiremo parlare di loro.

Matteo Gigante, quando la mente è più veloce del braccio

Matteo Gigante ha 23 anni ed è nel pieno della sua giovinezza e vivacità atletica. Non si tratta di un giocatore di “sfondamento” che domina con servizio e dritto, perché preferisce concentrarsi sull’eleganza di questo sport. Ed è così che diventa un lord, pronto a rispolverare le tecniche del tennis “vecchia scuola”.

Con il suo mancino, infatti, si fa largo tra Challenger e tornei ATP, trovando un suo spazio nella top 150 del ranking mondiale. È ancora presto forse per aspettarsi grandi imprese, ma al momento ha già mostrato di avere una mente rapida, ciò che potrebbe davvero fare la differenza nel lungo periodo.
Federico Cinà, l’enfant prodige del tennis italiano

Per molti è un talento acerbo, ma in realtà ciò che ha già mostrato Federico Cinà (3) è qualcosa di molto piacevole e sorprendente. Siamo di fronte a un giovanissimo atleta di appena 18 anni, che ha fatto il suo grande esordio proprio nel 2025. Dai suoi primi scambi ha già sorpreso molte persone, non solo per il suo essere un atleta promettente, ma per la sua ottima capacità aerobica.

Del resto, siamo di fronte a un figlio d’arte, dato che suo padre è stato coach di Roberta Vinci, e chissà che questa passione per lo sport non sia stata tramandata proprio da lui. E tra colpi puliti, una buona visione di gioco e quella “sfacciataggine” tipica di un ragazzo così giovane, chissà che non si nasconda la grinta di un futuro campione.

Tyra Caterina Grant ed Elisabetta Cocciaretto, pronte a dominare il tennis femminile

Facciamo un salto tra le file del tennis femminile, ampiamente dominato oggi da campionesse del calibro di Paolini ed Errani, ma anche arricchito da una ventata d’aria fresca portata da atlete come Tyra Caterina Grant (4) ed Elisabetta Cocciaretto.

La prima è una giovane campionessa nata a Roma, che vanta una buona preparazione e ha già avuto modo di mostrare qualche spiraglio di luce sui campi internazionali. Tyra è dotata di un gioco deciso, aggressivo, che si basa su un rovescio a due mani e una buona reattività fisica. Un aspetto centrale del suo gioco è la sua mentalità: ancora da affinare, sarà determinante per riuscire a gestire la pressione e il peso del suo lavoro necessario per scalare il ranking.

Elisabetta Cocciaretto, invece, è già conosciuta per la sua brillante carriera junior, nella quale ha mostrato tenacia e una mentalità propositiva. A noi colpisce anche il tempismo che possiede e la capacità di leggere in anticipo i colpi delle avversarie. Ciò che le manca per ora è un pizzico di continuità nei tornei più importanti, ma la sua giovane età è il vantaggio più grande che ha rispetto al futuro.

Sotto i riflettori anche Cobolli, Darderi e Nardi

Tre giovani con buone qualità e il bisogno di mettersi in mostra per trovare la giusta continuità sui campetti.

Flavio Cobolli, classe 2002, vanta un rovescio a due mani davvero efficace. Il suo momento più alto? Aver raggiunto la top 50 del ranking ATP nel 2025, conquistando un posizionamento importante per merito della sua grande resistenza fisica, la lucidità che mostra e la concentrazione sugli scambi più lunghi. Ma c’è ancora da lavorare, soprattutto sul servizio!

Luciano Darderi invece è un giovane tennista italiano con cittadinanza argentina che ha lasciato il suo segno nei tornei Challenger e ATP nel 2024. Gioca con grande precisione ed è abbastanza determinato da riuscire a dettare il ritmo a uno scambio. Purtroppo, però, deve lavorare sulla pazienza e sulla gestione dello stress emotivo.

E infine Luca Nardi, il ragazzo di Pero che già nel 2024 era nella top 100 del ranking ATP. Luca ha avuto in comune con Djokovic il suo allenatore, e chissà che questo non gli porti un pizzico di fortuna in più. Oggi si fa riconoscere per tecnica raffinata e buona intelligenza tattica, ma manca un po’ di forza fisica e di una giusta dose di aggressività.

L’effetto Sinner: il campione che ha rivoluzionato il tennis italiano

Eh già, non potevamo che arrivare a lui: campione grande, enorme, che però resta un giovane ragazzo di 24 anni. Jannik Sinner non sarà più il numero uno al mondo (5), ma per oltre un anno ha reso orgogliosi milioni di italiani. Il suo lavoro è stato strepitoso: non solo ha spronato i più giovani a scoprire il tennis, ma ha saputo mettere in atto una rivoluzione elegante e funzionale.

Sinner è colui che si ferma per allenarsi anche dopo una partita giocata, perché la sua voglia di lavorare sodo e migliorarsi non ha rivali. Ed è per questo che molti giovani lo imitano: essere Jannik è il sogno di moltissimi giovani che non sono solo “carota boys”, ma che desiderano provare a imitare le sue gesta.

Le sfide del tennis

Serve grinta, fame, voglia di farcela e la mentalità di un campione pronto a darsi la carica anche quando le cose sembrano andare malissimo. Il tennis non è uno sport che si basa su sregolatezza e fortuna, ma è ideale per giocatori pronti a lavorare sodo, ancora e ancora.

Tutti i ragazzi che abbiamo citato hanno davanti a loro un percorso duro, molto più di quanto si possa immaginare, perché parliamo di una disciplina che sa essere fisicamente logorante, ma anche stressante a livello mentale. Ed è anche uno sport “ricco”: inizialmente richiede grande spesa in fase di allenamento e per i viaggi. E, in seguito, lo diventa perché permette guadagni da capogiro.

Osservazioni finali

Quali tra i campioni citati ha possibilità di lasciare il segno? La verità è che per ora nessuno può saperlo. Ci sono davvero tante nuove promesse e un panorama vasto anche a livello internazionale. Di sicuro, però, la nuova generazione ha qualcosa di diverso rispetto al passato: la voglia di farcela, imitando i successi di un atleta che ha davvero centrato i suoi obiettivi. E non solo lui, perché oltre a Jannik ci sono anche i vari Musetti e Berrettini di turno, pronti a farsi conoscere e riconoscere.

Per ora, non possiamo fare altro che goderci lo spettacolo e magari lasciarci sorprendere nei prossimi tornei, quando quei nuovi volti che oggi scopri ti suoneranno un po’ più familiari.

  1. Perché Sinner è più unico che raro, scritto da Xavier Jacobelli, pubblicato da Scommesse.io
  2. In cerca di nuovi giovanissimi talenti del tennis, selezionati dalla I Tennis Foundation, scritto da Gabriele Caramellino, pubblicato da Il Sole 24 ore
  3. Il notevole esordio di Federico Cinà nel tennis che conta, scritto da Redazione, pubblicato da Il Post
  4. Tyra Grant, chi è il nuovo talento del tennis italiano: il padre ex cestista, gli allenamenti con Piatti, il modello Sinner, scritto da Francesco Sessa, pubblicato da Il Corriere della Sera
  5. Sinner può tornare numero 1 vincendo a Shanghai e Vienna, ma Alcaraz…, scritto da Luigi Ansaloni, pubblicato da La Gazzetta dello Sport