Le Grotte di Castellana diventano “base lunare”: due missioni spaziali simulate fino al 26 ottobre
CASTELLANA GROTTE – Le Grotte di Castellana si trasformano, per oltre due settimane, in un vero e proprio laboratorio lunare. Dal 10 al 26 ottobre 2025, una delle cavità più affascinanti del complesso carsico pugliese ospiterà CAAM 1 e CAAM 2, le Commercial Analog Astronaut Mission organizzate dall’associazione no-profit Space Pioneers, in collaborazione con il Politecnico di Bari.
Il progetto, patrocinato da ASI – Agenzia Spaziale Italiana, Politecnico di Bari, Regione Puglia e Intesa Sanpaolo, rappresenta una sperimentazione scientifica di rilevanza internazionale. Le missioni analogiche permetteranno di simulare in modo realistico due missioni lunari in un ambiente terrestre controllato: grazie alla conformazione naturale delle grotte, sarà possibile riprodurre con grande fedeltà le condizioni fisiche e ambientali del suolo lunare.
La presentazione ufficiale dell’iniziativa si terrà domani, mercoledì 8 ottobre alle ore 10.00, presso il Museo Speleologico Franco Anelli.
All’incontro interverranno:
-
Domi Ciliberti, sindaco di Castellana Grotte,
-
Serafino Ostuni, presidente della società Grotte di Castellana srl,
-
Alessandro Reina, direttore del Comitato scientifico delle Grotte di Castellana srl,
-
Francesco Cupertino, Rettore emerito e referente scientifico del Politecnico di Bari,
-
Andrea Rubino, space engineer e PhD candidate al Politecnico di Bari,
-
Tommaso Tonino, presidente di Space Pioneers e co-fondatore della startup Frontiers.
I due analog astronaut, Rubino e Tonino, saranno protagonisti della sperimentazione, che punta a testare procedure operative, strumenti e tecnologie utili per le future missioni spaziali umane.
“L’ambiente delle Grotte di Castellana – spiegano gli organizzatori – offre condizioni straordinariamente simili a quelle di alcuni habitat lunari. Questo consente di svolgere missioni simulate con un elevato grado di realismo e raccogliere dati preziosi per la ricerca e la formazione degli astronauti del futuro.”
L’esperimento CAAM 1 e CAAM 2 conferma la vocazione scientifica e innovativa della Puglia, capace di unire turismo, ricerca e alta tecnologia in un progetto che guarda letteralmente verso lo spazio.