Lecce, caso Hotel Risorgimento: Uiltucs Puglia denuncia “54 licenziamenti e fondi pubblici usati per distruggere lavoro”
LECCE – La Uiltucs Puglia lancia l’allarme sul futuro dell’Hotel Risorgimento, storico simbolo dell’ospitalità leccese, denunciando una “situazione gravissima” che rischia di trasformarsi in una “tragedia occupazionale e morale” per la città.
Secondo il sindacato, dopo l’avvio il 17 ottobre della procedura di cessione di ramo d’azienda, la società Gest Resort S.r.l., subentrante, avrebbe dichiarato l’intenzione di acquistare solo l’immobile, senza assorbire personale né attività alberghiere, con l’obiettivo di affidare successivamente la gestione al gruppo Minor Hotels.
Per la Uiltucs si tratterebbe di una strategia elusiva che maschera un trasferimento d’azienda in violazione dell’articolo 2112 del Codice Civile, privando i lavoratori delle tutele previste dalla legge.
Nel frattempo, la struttura risulta chiusa e i 54 dipendenti sarebbero stati collocati in ferie forzate, in molti casi senza giorni residui, aggravando una situazione di profonda incertezza.
Il sindacato contesta anche la narrazione di un presunto “rilancio” della struttura con 50 nuove assunzioni, definendola “una menzogna che nasconde 54 licenziamenti”. Ancora più preoccupante, aggiunge la Uiltucs, sarebbe il possibile utilizzo di fondi pubblici regionali per sostenere l’operazione: “Se confermato, significherebbe che la Regione Puglia finanzia licenziamenti invece di creare lavoro”, si legge nella nota.
La Uiltucs Puglia chiede quindi la convocazione urgente di un tavolo istituzionale presso Arpal Puglia – sede di Lecce, con la partecipazione della Task Force regionale per l’occupazione, delle istituzioni locali e di tutte le parti coinvolte, per chiarire i termini dell’operazione e garantire la tutela dei lavoratori.
“Non possiamo accettare che dietro la facciata del rilancio turistico si nasconda un’operazione di pura speculazione – dichiarano Marco Dell’Anna, segretario generale Uiltucs Puglia, e Giacomo Bevilacqua, coordinatore territoriale – Parlano di investimenti, ma potrebbero essere soldi pubblici usati per distruggere lavoro, non per crearlo. Chiediamo trasparenza, rispetto della legge e dignità per chi ha fatto dell’Hotel Risorgimento un simbolo di Lecce e dell’ospitalità pugliese.”
