Maxi inchiesta sulla pesca dei datteri di mare: 57 indagati, 25 in carcere e 10 ai domiciliari


TRANI – Una vasta operazione coordinata dalla Procura della Repubblica di Trani ha portato a 57 indagati nell’ambito di un’inchiesta sulla pesca abusiva dei datteri di mare lungo le coste di Molfetta, un’attività illegale che avrebbe provocato un disastro ambientale devastando il fondale marino.

Il bilancio dell’operazione è pesante: 25 persone sono finite in carcere, 10 agli arresti domiciliari, mentre ad altre 11 è stato notificato un divieto di dimora e a 3 un obbligo di dimora.

L’indagine ha avuto origine da un pescatore-contrabbandiere che avrebbe rifornito ristoranti e privati vendendo i datteri anche a 100 euro al chilo. L’attività illegale coinvolgeva pescherecci e commercianti di Molfetta e Giovinazzo, con una rete di acquirenti che comprendeva anche persone note della zona.

Nel corso delle operazioni, le forze dell’ordine hanno sequestrato diversi box di vendita di pesce, pescherecci e somme di denaro ritenute provento del commercio dei datteri. La pesca e la vendita di datteri di mare sono severamente vietate dalla legge, poiché la loro estrazione distrugge irreversibilmente l’habitat roccioso marino.

Gli arresti sono stati eseguiti in diverse località della provincia di Bari e Bat: Bari, Molfetta, Barletta, Bisceglie, Bitonto, Giovinazzo, Terlizzi e Margherita di Savoia.