Minacce al sottosegretario Gemmato: processo a Bari, imputato chiede messa alla prova


BARI – Si è svolta oggi, martedì 21 ottobre, dinanzi al Tribunale di Bari (giudice unico Antonietta Guerra), l’udienza del processo relativo alle gravi minacce inviate tramite Messenger, nell’ottobre 2022, al sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato.

Le frasi minacciose, tra cui “Sei falso, dici bugie. Finisci a piazzale Loreto”, furono inviate pochi giorni dopo l’insediamento del sottosegretario di Fratelli d’Italia. L’autore, un uomo di 58 anni, fu identificato in poche ore grazie alle indagini della Digos della Questura di Bari.

Nel corso dell’udienza, l’imputato ha avanzato richiesta di “messa alla prova”, misura alternativa al processo penale.

Intanto, Gemmato, difeso dall’avvocato Luciano Marchianò, ha deciso di devolvere l’intera somma ricevuta a titolo di risarcimento del danno alla famiglia del brigadiere capo Carlo Legrottaglie, ucciso il 12 luglio scorso durante un inseguimento nelle campagne tra Francavilla Fontana e Grottaglie. Il generale Iacopo Mannucci Benincasa, comandante della Legione Carabinieri Puglia, si è reso disponibile per rendere possibile la donazione.

Il processo è stato rinviato al 3 marzo 2026 per decidere sulla richiesta di messa alla prova dell’imputato.