Libri, C’era una volta...Le favole del Senegal


"Il ragazzino faceva molte domande, sulla rugiada, sui baobab, sugli scoiattoli…" (Aduna: la vita)

FRANCESCO GRECO - Architettura sociale, miti e riti, usi e costumi, valori, tradizioni, superstizioni: nelle favole c’è tutto. L’anima di un popolo, di una terra, la sua storia sedimentata nel lento, sensuale scorrere del tempo.

"Benché le vecchie nonne iene assicurassero ai loro nipotini che non era possibile che tutti gli animali dalla folta pelliccia detestassero le iene…".

E’ così anche per l’Africa e nello specifico il Senegal. Tre favole deliziose, riprese dall’affabulazione popolare, estrapolate dalla memoria della gente, e trascritte benissimo, si possono gustare in "Favole Senegalesi" (Jena Buky e altre storie), Edizioni Modu Modu, pp. 72, euro 6,90, a cura di Antonella Colletta e Papa Ngady Faye, con bellissime illustrazioni di Alice Michol Pietroforte, che nella presentazione spiegano le ragioni della loro performance culturale: "Questa breve raccolta nasce dalla volontà di presentare ai lettori italiani tre storie molto note della tradizione orale senegalese, di cui si conoscono diverse versioni e varianti".

"Buky strizzò gli occhi per cercare di mettere a fuoco l’immagine. Il puntino aveva tutta l’aria di essere Capra Beye…".

Oltre a "Aduna: la vita", tradotta da un manoscritto in lingua francese e raccontata da Babakar Mbaye Ndaak, "La verità di Buky", racconto orale rielaborata da Papa Ngady Faye e Antonella Colletta e "La Takasky di Buky", Birago Diop, "Contes et Lavanes".

"Storie di uomini e d’animali noti a tutti i bambini senegalesi grazie all’arte dei gewel, i Principi della Parola", da procurarsi e leggere per capire l’Africa, il suo cuore antico, la dolcezza della sua anima più profonda che ammaliò, fra gli altri, Hemingway e Karen Blixen.