Maxi sequestro di 14mila litri di olio extravergine tra Bari e Lecce: valore stimato 190mila euro
BARI - Operazione di controllo straordinaria sulla tracciabilità dei prodotti agroalimentari in Puglia, dove sono stati sequestrati 14mila litri di olio extravergine di oliva tra il porto di Bari e la provincia di Lecce. Il valore complessivo del prodotto irregolare è stimato in 190mila euro.
Il sequestro è frutto di un intervento congiunto dell’ICQRF Puglia e Basilicata (Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi), della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Il caso di Bari: olio senza origine, possibile provenienza greca
Nel porto di Bari gli ispettori hanno intercettato un carico di olio extravergine presumibilmente proveniente dalla Grecia, privo dell’indicazione obbligatoria dell’origine.
Un’irregolarità grave, poiché l’indicazione del Paese di provenienza rappresenta un elemento essenziale per la trasparenza e la tutela dei consumatori, oltre che per la corretta concorrenza sul mercato.
Il sequestro nel Leccese: olio non tracciato nella contabilitÃ
In provincia di Lecce, gli ispettori dell’ICQRF hanno sequestrato altro olio extravergine trovato non registrato nella contabilità aziendale. Una mancanza che evidenzia ulteriori criticità nella filiera e possibili violazioni nelle procedure di commercializzazione.
Il commento del Ministro Lollobrigida
«Ringrazio ICQRF, Guardia di Finanza e Dogane. Difendono ogni giorno la trasparenza, la qualità e il lavoro delle nostre imprese», ha dichiarato il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida.
