Tatiana Tramacere: dai social l’affetto si trasforma in critiche dopo il ritorno a casa


NARDO' – La vicenda di Tatiana Tramacere, la 27enne di Nardò scomparsa per undici giorni e ritrovata giovedì sana e salva in casa del suo amico Dragos, continua a far discutere. Se inizialmente la notizia del lieto fine aveva suscitato gioia e sollievo, nei giorni successivi i social network si sono rapidamente trasformati in un luogo di critiche e giudizi severi.

Molti utenti non hanno perdonato il silenzio della ragazza durante la sua assenza, mentre familiari, amici e le forze dell’ordine erano mobilitati per cercarla. Nei post pubblicati sul suo profilo Instagram, che conta oltre 59mila follower, sono ora comparsi decine di commenti critici. Alcuni le contestano di aver screditato la causa delle vittime di femminicidio; altri mettono in discussione la sincerità dei suoi scritti e delle poesie condivise online. Non mancano richieste che vengano risarcite le spese sostenute per la ricerca della ragazza.

Nonostante il clamore mediatico, Tatiana è rimasta chiusa nella sua stanza, ancora sotto choc e restia a parlare con chiunque. “Si è chiusa in un silenzio quasi totale, nella sua stanza, da sola. Non vuole vedere nessuno. Non parla, non chiede nulla, è ancora sotto choc, ma tornerà la nostra Tatiana di sempre, solare, felice, con tanta voglia di vivere. Ora bisogna solo proteggerla, anche dalle notizie che continuano a circolare sulla sua dolorosa vicenda”, ha dichiarato il padre al Corriere.

Il genitore ha raccontato le condizioni in cui hanno ritrovato la figlia: “Tatiana era sofferente, smagrita, senza forze, non riusciva neppure a reggersi in piedi. Abbiamo dovuto sorreggerla, tenerla su a forza di braccia. Era priva di forze, questo è apparso chiaro a tutti”. Sul ragazzo che l’ha ospitata, Dragos, il padre ha aggiunto: “Non conosco questo ragazzo e non posso giudicarlo. L’ho visto una sola volta per cinque minuti”.

La Procura di Lecce, pur orientata verso l’archiviazione del caso, ha deciso di sentire Tatiana: l’interrogatorio è stato rinviato alla settimana prossima. Il lieto fine, dunque, non sembra aver chiuso definitivamente la vicenda.