Tatiana Tramacere rompe il silenzio: “Chiedo scusa a tutti. La mia non è stata una bravata, ma una battaglia interiore”
NARDÒ – “Chiedo scusa a tutti: alla mia famiglia, alle forze dell’ordine, a ogni cittadino di Nardò”. Con queste parole, pronunciate ai microfoni della trasmissione Chi l’ha visto, Tatiana Tramacere, 27 anni, ha raccontato per la prima volta la sua verità dopo la scomparsa che ha tenuto con il fiato sospeso un’intera comunità. L’intervista integrale è andata in onda ieri sera, restituendo il racconto di giorni vissuti nell’ombra, nascosta nella mansarda dell’amico Dragos, a pochi passi da casa.
Tatiana era scomparsa il 24 novembre ed è stata ritrovata dopo 11 giorni. Un epilogo che ha generato polemiche e dure critiche, soprattutto per l’apprensione provocata ai familiari e per l’imponente macchina delle ricerche attivata dalle forze dell’ordine.
“Il mio comportamento ha generato preoccupazione, confusione e paura e mi dispiace profondamente”, ha dichiarato la giovane. Nel suo racconto, Tatiana parla apertamente di un periodo difficile, segnato da un disagio psicologico che, dice, dura “da quasi due anni”.
“La verità è che non ho agito con lucidità. Mi sono lasciata travolgere da emozioni troppo forti e da una fragilità che in quel momento non ero più in grado di gestire. La mia scomparsa non è stata una bravata, né un gesto per attirare l’attenzione. È stata una guerra silenziosa con qualcosa che mi supera, che a tratti mi spezza e che non ho ancora imparato a dominare”.
Nell’intervista, Tatiana ha inoltre chiarito il ruolo dell’amico che l’ha ospitata: “Dragos mi ha accolto, mi ha dato una mano. Non sono stata sottoposta ad alcuna costrizione”.
Le indagini sul caso proseguono, ma le parole della giovane rappresentano, per la città di Nardò, il primo tentativo di ricucire una frattura emotiva profonda, lasciata da undici giorni di attesa, paura e incertezza.
