Caso Enaip: Sasso, sempre in primo piano interesse lavoratori

BARI. Una dichiarazione dell’assessore al Diritto allo studio e formazione della Regione Puglia Alba Sasso in risposta alla nota del commissario dell’Enaip Puglia Maurizio Drezzadore e alla nota del capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Rocco Palese.

“I sindacati e le associazioni di categoria sono state convocate per il 4 maggio dalla task force e sin da giovedì procederanno alla ricollocazione del personale Enaip presso i centri per l’impego. Ricordo che ci sono 7 milioni di debiti di Enaip nei confronti della Regione Puglia, debiti da loro stessi riconosciuti e per i quali c’è stata una legge regionale che ne ha permesso la rateizzazione. Per quanto riguarda gli altri crediti presunti, ricordo al commissario Drezzadore che sono oggetto di un contezioso mai risolto e mai concluso, la Regione in tutti questi anni e in tutto il percorso fatto con Enaip dal 2010, ha messo in primo piano l’interesse dei lavoratori e di questo si sta occupando ora, non solo con il passaggio dei lavoratori Enaip dei centri per l’impiego ad altri enti di formazione ma anche e soprattutto con le politiche di riqualificazione del personale e di esodo incentivato. Stupisce quindi che dopo una riunione svoltasi appena qualche giorno fa con il Presidente Vendola e con i Presidenti nazionale e regionale delle Acli, riunione nella quale appunto si era definito un percorso condiviso, l’Enaip oggi riproponga ancora la cessione di crediti ai lavoratori sapendo bene di ingannarli. Vorrei infine ricordare al Consigliere Palese che i drammi della formazione professionale pugliese hanno radici antiche e che è troppo facile sollevare ora questo problema. Del resto sa bene il Palese che su una riforma strutturale del sistema formativo pugliese stiamo lavorando da tempo puntando sia sulla qualità che su un nuovo sistema di accreditamento e, d’altra parte, anche su questa ultima vicenda c’è stata cura da parte dell’assessorato di informare costantemente della stessa tutti i capigruppo del Consiglio regionale”.

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