“Giù le mani dalle tasche dei medici specializzandi”

BARI. “Tassare ulteriormente un percorso di studio come fosse un lavoro dipendente è una decisione assolutamente da non condividere. Invece è quanto sta avvenendo in Italia con il testo dell'articolo 3 comma 16 ter e quater del decreto fiscale del 2 marzo scorso già approvato dal Senato ed ora al vaglio della Camera che prevede che le somme percepite a titolo di borsa di studio o di assegno, premio o sussidio per fini di studio o addestramento professionale concorrerebbero a formare il reddito per la parte eccedente gli 11500 euro.
Ovvero una mannaia fiscale del tutto immotivata e incomprensibile che si abbatterebbe sugli studenti specializzandi di Medicina e Chirurgia equiparandoli di fatto a dei lavoratori dipendente, senza però concedere loro le stesse garanzie – straordinari, festivi, turni di notte, maternità e rischi professionali – dei medici. Insomma c'è qualcuno che vuole fare di questi ragazzi da un parte studenti Universitari, dall'altra lavoratori della sanità con tanti doveri, tantissime responsabilità, ma nessun diritto. A questo noi del Pdl diciamo di no, appellandoci ai nostri parlamentari affinché possano intervenire emendando la norma. Agli specializzandi confermiamo la nostra totale stima e apprezzamento per il compito, nel completamento del lungo e difficile percorso di studio, che svolgono negli ospedali a garanzia della tutela del diritto alla salute”. A riferirlo in una nota il Consigliere regionale e vicecapogruppo PdL, Massimo Cassano.

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