Arresti clan Bari: droga di qualità solo per i 'vip'
BARI. In Puglia i due gruppi criminali sgominati stamane dai carabinieri del Comando Provinciale di Bari e dalla Direzione Distrettuale Antimafia nell'operazione denominata 'Borsellino' spacciavano droga di due tipi: una riservata ai vip, di migliore qualita' e per questo venduta a prezzo maggiore; l'altra invece di qualita' piu' scadente, in alcuni casi persino pericolosa perche' veniva mischiata, nel tentativo di migliorarla, con polvere di anfetamine chiamate 'speed' e destinata alle fasce piu' basse dei consumatori. Sono 47 le persone complessivamente arrestate, tre vengono ricercate. Le accuse sono di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti.Durante l'operazione sono stati sequestrati 36 chili di droga. Secondo la pm della Dda, Desiree Digeronimo, alcune organizzazioni criminali satellite dei clan baresi Parisi e Diomede controllavano il mercato illegale della droga in quasi tutta la Puglia. L'inchiesta e' partita da due indagini distinte che hanno portato gli inquirenti a ricostruire la presunta rete malavitosa: la prima venne avviata dai carabinieri di Modugno dopo che a Grumo Appula, piccolo Comune dell'hinterland del capoluogo, due pregiudicati subirono un attentato mafioso e uno dei due perse la vita.
La seconda indagine invece e' partita da Triggiano, dove i carabinieri hanno scoperto che il clan Parisi la droga la importava, tramite sue cellule sparse per il territorio, dall'Olanda e dalla Spagna. Gli inquirenti hanno accertato che la droga di minore qualita' veniva venduta ai meno abbienti e alla clientela casuale che arrivava dalla provincia per approvvigionarsi di piccole quantita'. L'inchiesta si e' avvalsa anche della collaborazione di un trafficante che si e' pentito dopo essere stato minacciato di morte per aver perso alcuni carichi di droga.