Sanità: Romano, speriamo nuovi medici e infermieri curino l'ira del Pdl
BARI. "Speriamo che tra i nuovi medici e infermieri che la Puglia potrà assumere, ci sia qualcuno in grado di curare gli attacchi d'ira del Pdl che sfrutta anche le buone notizie per aggredire il centrosinistra, offendendo così anche tutti i sacrifici che i cittadini hanno fatto in questi anni per ottenere questo importante risultato". Lo sottolinea il capogruppo del Pd alla Regione Puglia, Pino Romano.
''Finalmente - spiega il consigliere Pd - il nostro sistema sanitario può tornare a respirare grazie all'assunzione, entro giugno, di 1600 unità tra medici e infermieri. Una buona notizia che il Pdl non riesce evidentemente a mandar giù, dal momento che coglie anche questa occasione per attaccare il duro lavoro fatto dalla Puglia in questi anni per far fronte agli attacchi del trio Berlusconi-Fitto-Tremonti, attraverso un Piano di rientro che ci ha costretti a chiudere ospedali e a bloccare le assunzioni, pena il taglio di ingenti trasferimenti che erano dovuti alla nostra regione". "Va ricordato - per Romano - che il Piano di rientro non era causato da un deficit nel nostro sistema sanitario, ma dallo sforamento del Patto di stabilità al quale la Puglia ha dovuto ricorrere per cofinanziare, e quindi non perdere, preziosi fondi europei necessari al nostro sviluppo economico". "Purtroppo - rileva Romano - nonostante glielo avessimo spiegato più volte, Tremonti non ha mai voluto comprendere che la quota di cofinanziamento della spesa europea, andasse stralciata dal calcolo del Patto di stabilità. Tuttavia, la scelta della Puglia si è dimostrata vincente dal momento che, nella spesa comunitaria, eravamo e siamo tra le migliori Regioni d'Italia".
"A parte questo, però - aggiunge Romano - il governo di centrodestra, che agiva con il benestare del Pdl locale, ha anche inferto alla nostra regione pesanti tagli contro i quali abbiamo tenuto duro. E non solo non abbiamo mai aumentato le tasse, rimanendo la Regione con la minore pressione fiscale da Roma in giu', ma nel 2013 abbiamo anche ridotto l'Irpef ai redditi medio-bassi". "Tra i tagli ai quali abbiamo dovuto far fronte - ricorda Romano - ci sono quelli alle risorse per il sistema dei servizi sociali, contro i quali la Puglia ha messo in campo 40 milioni di euro. E mentre Berlusconi fingeva che la crisi non ci fosse, la nostra regione investiva 340 milioni nel Piano straordinario del lavoro, che ci ha consentito di registrare un aumento di 21mila occupati nel terzo trimestre del 2012, come riporta l'Istat. Un lavoro durissimo, portato a termine mentre dimezzavamo i 2 miliardi e 680 milioni di debito che la Puglia ha ereditato nel 2004 dal centrodestra". "Non ci aspettiamo che il Pdl lo riconosca - conclude Romano - ma speravamo almeno non lo usasse contro di noi".
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