Renzi: '80 euro in più, ma non per tutti'

Faccia a faccia tra Matteo Renzi e Giorgio Napolitano sulle riforme. Il capo dello Stato ha convocato il premier al Quirinale per fare il punto sulle mosse del governo che martedi' presentera' il Def, il Documento di economia e finanza, con i provvedimenti su spending review e gli sgravi fiscali a favore dei lavoratori (i famosi 80 euro in più in busta paga da maggio), oltre ai prossimi passi su modifiche costituzionali e della legge elettorale.

Sarà fondamentale per le politiche economiche del Governo il Documento di economia e finanza che sarà presentato martedì e che conterrà gli obiettivi triennali della revisione della spesa. Perchè dai risultati della spending review dipenderà l'entità degli sgravi fiscali promessi dal governo: i famosi ottanta euro al mese in busta paga, che non arriveranno però a tutti i dipendenti.
A chiarirlo lo stesso premier, ospite giovedì di Lilli Gruber a Otto e Mezzo.

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Il Def  "lo presentiamo martedì, prevediamo nell'ambito della revisione della spesa, la riduzione dell'acquisto di beni e servizi per 800 milioni". Qui, continua il capo del governo, saranno indicate le coperture necessarie a fare le riforme e a dare 80 euro in più al mese a 10 milioni di italiani. L'ipotesi più probabile resta quella di uno sgravio crescente per tutti i redditi tra gli 8mila e i 25mila. I tagli individuati sinora non superano i quattro miliardi di euro, uno in meno delle previsioni più ottimistiche. Ma per avere il dettaglio, scrive il quotidiano La Stampa, bisognerà attendere almeno un paio di settimane: prima della riforma fiscale e dei nuovi sgravi infatti il governo deve presentare a Bruxelles i suoi obiettivi di medio termine, ovvero il Def e il programma nazionale di riforme.

"Se non scriviamo nero su bianco gli obiettivi l'Europa non dirà mai sì al finanziamento degli sgravi con coperture diverse", riferisce una fonte del governo.

Tra le ipotesi c'è quella di mettere in conto i risparmi che arriveranno dalla minore spesa per interessi data dal calo dello spread.


VIA LIBERA A TAGLIO 4 AMBASCIATE - Via libera del Cdm alla soppressione delle Ambasciate in Tegucigalpa (Honduras), Reykjavik (Islanda), Santo Domingo (Repubblica Dominicana), Nouakchott (Mauritania), e della Rappresentanza permanente presso l'UNESCO le cui funzioni passeranno alla Rappresentanza presso l'OCSE, che si chiamerà "Rappresentanza d'Italia presso le Organizzazioni Internazionali".

Il Consiglio dei Ministri, secondo quanto rende noto un comunicato di Palazzo Chigi, ha deliberato l'approvazione di cinque provvedimenti da emanarsi con decreto del Presidente della Repubblica che recano, in attuazione del decreto-legge n. 95 del 2012 (spending review) e della normativa di settore, la soppressione delle quattro ambasciate, nonché la soppressione della Rappresentanza permanente presso l'UNESCO in Parigi, le cui funzioni saranno attribuite alla analoga Rappresentanza presso l'OCSE, che assumerà il nome di "Rappresentanza d'Italia presso le Organizzazioni Internazionali".

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